In tendenza

Venerdì la cerimonia inaugurale del CXCIX anno accademico dell’Accademia Gioenia a Catania

I lavori saranno aperti dal rettore Francesco Priolo e dal prof. Mario Alberghina, presidente dell’Accademia Gioenia, che illustrerà le attività svolte lo scorso anno e le linee programmatiche per il 2022

Venerdì 21 gennaio, alle 17, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, si terrà la cerimonia inaugurale del CXCIX anno accademico dell’Accademia Gioenia. I lavori saranno aperti dal rettore Francesco Priolo e dal prof. Mario Alberghina, presidente dell’Accademia Gioenia, che illustrerà le attività svolte lo scorso anno e le linee programmatiche per il 2022. A seguire saranno consegnati i diplomi ai nuovi soci e la lectio di Antonio Pezzino, già docente di Georisorse minerarie e Applicazioni mineralogico-petrografiche per l’ambiente e i Beni culturali dell’Università di Catania, dal titolo “Le pietre nell’architettura”.

L’Accademia Gioenia, inaugurata nel 1824, è stata da sempre ospitata nei locali dell’ateneo catanese. A costituire la libera associazione “alcuni amatori delle scienze naturali, intesi a promuoverne i progressi” su proposta del principe di Manganelli, Giuseppe Paternò Castello, che negli anni precedenti aveva promosso l’istituzione a Catania di un’Accademia centrale di Scienze, Lettere ed Arti finanziata con fondi pubblici.

Un vero e proprio centro propulsivo della città, con sede nell’ateneo, che, nelle intenzioni del principe di Manganelli, avrebbe dovuto svolgere il ruolo di “organo di coordinamento dell’attività di tutte le società economiche che si sarebbero costituite nei singoli comuni”.  L’evolversi della situazione politica non permise la realizzazione del progetto in quel momento e in quella forma.

Successivamente, restaurato il quadro istituzionale, su iniziativa di un gruppo intellettuali e di docenti universitari nacque l’accademia scientifica intitolata a Giuseppe Gioeni. Il naturalista e vulcanologo Giuseppe Gioeni, scomparso nel 1822, aveva donato all’ateneo catanese nel 1779 una collezione di conchiglie, fossili, gessi e cristalli che costituiva il primo Gabinetto di Storia naturale nell’Università ad imitazione di quello già esistente nel palazzo del principe di Biscari, Ignazio Paternò Castello. Proprio il principe di Biscari, infatti, nel 1744, aveva fondato l’Accademia dei Pastori Etnei.

Nel 1824 venne, quindi, istituita ufficialmente l’Accademia Gioenia che si articolò in due sezioni dedicate alla fisica e alle scienze naturali e divenne il principale luogo di socialità per la borghesia colta della città, di informazione sulle novità editoriali, sulle acquisizioni scientifiche e sui principali dibattiti italiani ed europei.

Il numero dei frequentatori abituali, inclusi molti giovani in qualità di allievi dell’Accademia, crebbe notevolmente al punto che nel 1836 l’Accademia chiese di poter utilizzare altri locali a piano terra del palazzo universitario per l’ingrandimento del suo Gabinetto letterario e della sua biblioteca.

Nel tempo, gli accademici catanesi seguirono la via di preservare, da un lato, l’autonomia e il crescente prestigio del loro cenacolo mantenendolo saldamente ancorato allo studio delle scienze fisiche e naturali, e di assicurare, dall’altro, il dialogo tra i diversi rami del sapere, accentuando il carattere letterario del Gabinetto e dotandolo di un organo di dibattito aperto a ogni contributo disciplinare.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni