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Università di Catania: iscrizioni aperte al ciclo di incontri “Mafia e antimafia oggi”

Studiosi, docenti universitari, alte professionalità si alterneranno nella ricostruzione di problematiche che richiedono approcci sistemici e di lunga durata per determinare nuove e più avanzate strategie di intervento

La costruzione di reti sociali e istituzionali che sappiano aggregare i cittadini su istanze fondamentali e costruire percorsi di inclusione e di cittadinanza attiva. È il tema principale della decima edizione di “Mafia e antimafia oggi”, il ciclo di incontri giunto alla decima edizione coordinato dalla prof.ssa Rossana Barcellona del Dipartimento di Scienze umanistiche e inserito nell’edizione 2022/23 dei Seminari d’Ateneo “Territorio, ambiente e mafie”.
Organizzato dal Dipartimento di Scienze umanistiche (con la collaborazione dei dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze politiche e sociali, Economia e Impresa dell’ateneo catanese e dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università Statale Milano), il ciclo è aperto alla partecipazione di studenti iscritti a tutti i corsi di studio istituiti all’Università di Catania, ma anche ai docenti degli istituti di ogni ordine e grado e ai cittadini impegnati nel mondo del volontariato e comunque interessati alla tematica.

Nel corso del primo incontro (in programma il prossimo 9 febbraio, alle 16, nell’auditorium del Monastero dei Benedettini), dal titolo “Mafie e antimafia sociale”, si indagherà sull’impatto della criminalità organizzata di stampo mafioso sui giovani e sulle periferie. Il tema sarà affrontato con l’importante testimonianza inaugurale di monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania. Coordinato da Antonio Fisichella, interverranno all’incontro anche i docenti Roberto Cellini, Carlo Colloca e Sara Fagone.

Centrali saranno gli appuntamenti dedicati ai costi economici e sociali determinati dalla presenza delle organizzazioni mafiose nei territori, negli appalti pubblici e nel commercio. Saranno ricostruiti i rapporti e le relazioni che il mondo mafioso è in grado di stringere con gli apparati deviati dello Stato e con le organizzazioni eversive. Sarà focalizzato il ruolo delle donne contro le mafie, quello dell’informazione e della letteratura nel disvelamento del sistema mafioso.

Studiosi, docenti universitari, alte professionalità si alterneranno nella ricostruzione di problematiche che richiedono approcci sistemici e di lunga durata per determinare nuove e più avanzate strategie di intervento.
Il programma prevede, infatti, altri cinque seminari: lunedì 13 febbraio l’incontro su “Gli affari delle mafie”, coordinato da Anna Maria Maugeri, con gli interventi di Isaia Sales, Michele Corradino, Livio Ferrante e Nicola Grassi; lunedì 20 febbraio l’incontro su “Mafie, neofascismo, apparati deviati dello Stato e stragismo”, coordinato da Antonio Fisichella, con gli interventi di Antonino Di Matteo, Armando Sorrentino e Paolo Lambertini; lunedì 27 febbraio l’incontro su “Donne contro le mafie: Rita Atria e Lea Garofalo”, coordinato da Simona Laudani, con gli interventi di Marzia Sabella, Adriana Laudani e Giuseppe Teri.

E ancora lunedì 6 marzo l’incontro su “Mafie e informazione”, coordinato da Graziella Priulla, con gli interventi di Antonio Ortoleva, Antonio Roccuzzo e Matteo Iannitti e, infine, lunedì 13 marzo l’incontro su “Mafie e narrazioni”, coordinato da Antonio Fisichella, con gli interventi di Antonio Di Grado e Rosario Castelli. Tutti i seminari si terranno alle 16 nell’auditorium del Monastero dei Benedettini.
Per iscriversi al ciclo di seminari occorre inviare un’email a antoniofisichella62@gmail.com entro l’8 febbraio. Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero 335/6474488.

All’iniziativa parteciperanno anche le associazioni Anpi (Catania e Palermo), Argo, CGIL Catania, Fondazione Fava, Libera, Memoria e Futuro, Osservatorio sulle politiche urbane, I Siciliani giovani, Le Siciliane, Udi (Catania), Scuola di formazione “Antonino Caponnetto” (Milano), Associazione Antiestorsione Catania, Associazione antimafia “Rita Atria”, Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna, Casablanca, CittàInsieme e Comitato Librino attivo.


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