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Università di Catania, balzo in avanti nella QS World University Rankings

Unict è in 23.ma posizione tra gli atenei italiani. Confermata la leadership in Sicilia

L’Università di Catania conferma la leadership in Sicilia nell’edizione 2023 della QS World University Rankings.
L’ateneo catanese, nella classifica stilata dagli analisti dell’istruzione superiore della QS Quacquarelli Symonds, è in 23.ma posizione (lo scorso anno era 26.ma) tra le 56 università italiane inserite nel ranking davanti a Messina (28.ma) e Palermo (36.ma) e tra l’801 ed il 1.000 posto a livello mondiale.

Sempre sulla base della graduatoria della QS World University Rankings – che elenca le migliori 15.700 università in 93 Paesi – l’ateneo catanese si è posizionato al terzo posto tra quelli del Sud Italia dopo l’Università Napoli “Federico II” e Politecnico di Bari.
Tra i parametri presi in considerazione anche la capacità didattica e la presenza di docenti e studenti stranieri nelle università, il numero di citazioni ottenuti dalla “faculty” e la reputazione accademica. Ma anche l’internazionalizzazione che fornisce un’indicazione della capacità di un’università di attrarre talenti da tutto il mondo.

In particolar modo l’ateneo catanese ha ottenuto un punteggio alto per quanto riguarda l’International Research Network (61,4), le citazioni della Faculty (33,3) e per la reputazione accademica (11,4).
In riferimento alle discipline per l’Ateneo catanese spicca il posizionamento di “Agricolture & Forestry” (151-200 posto), di “Archaeology” (201-240 posto), ma anche di “Pharmacy and Pharmacology” (351-360) e di “Physics & Astronomy” (401-450).
Nella fascia 451-500 “Medicine”, “Natural Sciences”, “Life Sciences and Medicine” e “Engineering – Electrical and Electronic” e “Biological Sciences”. Nella fascia 501-550 “Computer Science & Information Systems” e “Mathematics”, mentre nella fascia 501-550 e, infine, nella fascia 601-630 “Chemistry”.

“Anche quest’anno Catania ottiene un positivo piazzamento nel prestigioso ranking stilato da QS – spiega il rettore Francesco Priolo –. Con grande soddisfazione acquisiamo il dato dell’International Research Network (61,4) che premia gli sforzi di questa governance e di tutti i nostri ricercatori nel campo fondamentale della ricerca. Al tempo stesso siamo soddisfatti per i posizionamenti di “Agricolture & Forestry” e di “Archaeology” e per l’ingresso in classifica anche di “Pharmacy and Pharmacology” e di “Engineering – Electrical and Electronic”. Questi dati testimoniano il lavoro svolto in questi ultimi anni e siamo sicuri di aver ‘conquistato’ una maggiore visibilità in campo nazionale e soprattutto internazionale”.


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