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Tra accuse e difese il mondo della politica catanese reagisce alle dimissioni di Pogliese

Parole forti da Pd e M5s,FdI tira le difese dell'ex primo cittadino

“Quando un sindaco si dimette in questo modo, dopo mesi di silenzi imbarazzati, immobilismo, sospensioni, vicende giudiziarie con condanna penale, giunte dimezzate, voci di dimissioni messe volutamente in giro per vedere “l’effetto che fa”, vuol dire che ha fallito e che la città è messa davvero male. D’altronde non servono affatto le dimissioni di Pogliese per certificare il disastro in cui versa Catania: basta andare un po’ in giro per verificare quello che tutti i turisti e i catanesi stanno vivendo in questi mesi.”

Così Elisabetta Vanin, Coordinatrice cittadina del Partito Democratico commenta così le dimissioni di Salvo Pogliese da sindaco di Catania.

“La città che Pogliese abbandona, infatti, – continua – è quella con i cumuli di immondizia in ogni angolo come mai accaduto prima, a causa di un cambio di appalto storico ma incredibilmente non diretto dall’amministrazione; è quella del dissesto finanziario mal gestito da chi, come il facente funzione Roberto Bonaccorsi, aveva ideato un pessimo ed inadeguato piano di riequilibrio nel 2012 e aveva certificato il pre-dissesto; la città abbandonata da Pogliese è quella dell’affossamento del Museo Egizio, progetto già sottoscritto e definito e poi cancellato per ripicca contro la precedente amministrazione; è quella del fallimento persino del tanto amato Calcio Catania, con la beffa del brindisi con Joe Tacopina che Pogliese descriveva come un salvatore; è quella in cui tutti i progetti sono fermi e quasi nessuno del 2,4 miliardi di risorse e finanziamenti che noi avevamo raccolto sono stati spesi; è la città in cui non è stata stata inaugurata alcuna nuova della stazione della metropolitana, nè alcun lotto di Corso Martiri o a Librino, dove persino il palazzo di cemento già pronto non è stato assegnato alle famiglie bisognose. È incredibile come questa sindacatura sia volata via senza alcuna iniziativa positiva e con mille problemi lasciati lì a moltiplicarsi. Catania meritava molto meglio. Meritava almeno un Sindaco, ma in questi 4 anni e mezzo non c’è stato nessuno seduto a Palazzo degli Elefanti. Risollevare la città non sarà facile dopo questi anni bui. Ma come dice la nostra storia millenaria, Catania è stata spesso distrutta e siamo riusciti sempre a ricostruirla più bella di prima: mettiamoci a lavoro!”.

Dal mondo della politica non mancano le reazioni alla notizia dell’addio di Pogliese.

“Altro che scelta d’amore per Catania. Pogliese ha tenuto in ostaggio la città sin dall’inizio del suo mandato con una spada di Damocle che poi è caduta sulla sua testa con la sospensione. Il sindaco sospeso ha cercato di garantire il suo futuro politico sulle spalle di oltre 300mila.catanesi che attendevano atti, opere pubbliche, raccolta dei rifiuti efficiente ma non hanno visto nulla di tutto ciò. Adesso che le elezioni politiche garantiranno un salvacondotto e una poltrona sicura a Pogliese arrivano le tardive dimissioni. Ma i catanesi sanno a chi dovranno addebitare questi anni di stasi e cattiva amministrazione”,  ha detto la deputata regionale M5S Jose Marano.

“Dopo aver ignorato per mesi le continue richieste di dimissioni che, come Pd di Catania, gli avevamo rivolto dopo aver condannato la città ad un immobilismo in piena crisi Covid, dopo non aver tentennato nemmeno quando la città è stata seppellita dai rifiuti, oggi il nostro (ex) sindaco si dimette, con una pec, lasciandoci per i prossimi mesi nelle mani di un commissario. Per “pura causalità”, le dimissioni di oggi vengono rese nell’ultimo giorno utile che consente a Pogliese di candidarsi al Parlamento. Ma le sorti del singolo non ci interessano, siamo una forza politica e della città vogliamo occuparci. ” Ancora dal Partito democratico commentano Angelo Villari, segretario Unione Provinciale Catania Partito Democratico, e Jacopo Torrisi, componente della segreteria provinciale Pd con delega alla Città Metropolitana di Catania.

D”a oggi, da subito, – dicono i due – al lavoro per costruire un serio progetto in rinascita per la nostra città e per tutta la Città Metropolitana di Catania, un piano rifiuti vero che usi i fondi regionali disponibili per non alzare la Tari (già vergognosamente alta a Catania), un recupero del centro storico abbandonato in questi ultimi anni, un’attenzione vera alle periferie dimenticate da anni. Vogliamo costruire un percorso collettivo e non la fuga in avanti di singoli. Un progetto sociale ed inclusivo che sappia dare risposte e aiuti a chi non arriva alla terza settimana. Un percorso condiviso che veda uniti quanti in questi anni sono stati l’alternativa a questa amministrazione e, possibilmente, che parta dalle idee, che parli di progetti e di dare un futuro a questa città, non dai nomi e nemmeno dai simboli. Uniti (tutti) abbiamo una sfida davanti, una sfida da vincere per Catania, per i cittadini catanesi che meritano molto di più di ciò che hanno visto in questi anni. Un augurio di buon lavoro a tutti noi.”

Toni diametralmente opposti da Fratelli d’Italia. In una nota Basilio Catanoso scrive: “Le prevedibili reazioni isteriche di alcuni esponenti politici di sinistra e 5Stelle, a seguito delle dimissioni di Salvo Pogliese da Sindaco di Catania, sono solo lo specchio della loro pochezza, politica e umana” – ha dichiarato Basilio Catanoso di Fdi- “Salvo ha sostenuto in questi mesi il peso di essere sospeso in una Città privata ingiustamente del proprio Sindaco eletto dal popolo, per colpa di una legge assurda come la Severino. Lo ha fatto senza percepire più alcun emolumento, è bene ricordarlo, ritenendo che fosse corretto e responsabile che la propria Giunta andasse avanti per consentire che fossero portati a termine i progetti avviati in questa sindacatura, in particolar modo su fondi europei e Pnrr. È appena il caso di ricordare che PD e Sinistra Italiana, oggi così solerti nel lapidare Pogliese, sono le stesse forze politiche che risponderanno insieme a Bianco alla Magistratura per la responsabilità di aver provocato il dissesto a Catania, causa oggi delle difficoltà nel far funzionare alcuni servizi e dell’impossibilità di assumere nuovo personale. Alle parole di astio dei 5 Stelle, paladini in questi anni dell’inconcludenza e dell’incapacità di avanzare una sola proposta per Catania, risponderanno gli elettori nelle urne fra pochi giorni: vedremo quale sarà il consenso che hanno consolidato fra gente, dopo averla vergognosamente presa in giro in nome dell’antipolitica e delle critiche sguaiate al sistema, prima di venirne fagocitati e di comportarsi molto peggio di quelli che attaccavano in campagna elettorale. Proprio i 5 Stelle sono la dimostrazione che ‘uno non vale uno’ e che è il merito a dover guidare le scelte. Salvo Pogliese potrà dimostrare adesso con maggiore serenità come le vicende che gli vengano addebitate siano prive di fondamento. A Catania, dopo le politiche e le regionali, ci sarà il tempo di costruire un progetto politico fondato anche su quanto di buono è stato seminato e boicottato per via giudiziaria con la rimozione del sindaco”.


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