Oggi e domani tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati.
I delegati e volontari della fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese. Un patrimonio sorprendente e inaspettato, che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono fascino, culture e tradizioni, e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Ecco i siti aperti a Catania
Istituto musicale Vincenzo Bellini
Il Conservatorio Vincenzo Bellini, solitamente chiuso al pubblico, è un grandissimo edificio in stile neogotico, ispirato alle architetture medievali. Alla sua storia è legata quella, molto particolare, dei due proprietari, Angelina Auteri e Ignazio Paternò Castello. Angelina Auteri nacque a Napoli il 22 giugno 1880; sin da bambina fu attratta dalla religione cattolica e sperava di farsi suora. Quando incontrò Ignazio Paternò, dei principi Biscari, la madre le propose il matrimonio con il rampollo della prestigiosa famiglia ma Angelina non voleva accettare questa realtà. Pur riluttante si sposò nel 1899 e seguì il marito che frequentava il bel mondo catanese. Lei, al contrario, era desiderosa di aiutare il prossimo, soprattutto le donne in difficoltà, tanto che a Mirabella Imbaccari, una delle sue proprietà, creò una scuola di tombolo che portò ricchezza al poverissimo paese. A seguito di una grave malattia del marito, superata grazie a un miracolo, gli sposi decisero di abbandonare la vita pubblica per chiudersi in convento, lei nel monastero delle Carmelitane scalze e lui presso i Padri barnabiti. Il palazzo di Via Etnea venne donato alle suore del Sacro Cuore: nel 1984 l’Amministrazione comunale acquistò l’edificio, destinandolo a uso del Liceo musicale affinché fosse trasformato in Conservatorio statale. Durante le Giornate FAI d’Autunno, la visita – che inizierà con la spiegazione del contesto urbanistico dell’edificio che si trova nel quartiere del Borgo, nato per ospitare i profughi della terribile eruzione del 1669 – toccherà gli spazi interni, grandi stanze e ampi corridoi oggi funzionali a ospitare il Collegio Sacro Cuore. Si proseguirà nei giardini, molto curati e ricchi di aiuole fiorite e maestosi viali alberati. Non potrà mancare la cappella del collegio, anch’essa in stile medievaleggiante, oggi trasformata in sala concerti. Nell’abito della visita si approfondiranno le storie personali di Angelina Auteri e di Ignazio Paternò Castello.
Villa Cutore Recupero
Apertura riservata agli iscritti FAI
Eccezionalmente aperta nelle Giornate FAI d’Autunno perché privata, Villa Cutore Recupero venne edificata tra il 1899 e il 1904 su progetto dell’ingegner Santi Bandieramonte, in un quartiere suburbano di Catania, salubre perché ricco di giardini e di boschetti e lontano dal caotico centro cittadino. La zona attirò da subito l’interesse della nobiltà e dell’alta borghesia imprenditoriale, nata dopo il rapido sviluppo economico, politico e sociale di Catania determinato, a partire dall’Unità d’Italia, dall’esportazione di arance, olio, vino e zolfo in Europa, per mezzo della ferrovia. Si accede alla villa attraverso un arco a tutto sesto con due colonne che reggono il terrazzo con una balaustra. Quest’ultimo è decorato con fregi, timpani, mascheroni, ghirlande, grifoni e conchiglie che ornano le cornici. Il salone presenta un ampio ciclo di affreschi e stucchi ad opera di Natale Attanasio – pittore, illustratore e scenografo molto in voga all’epoca e commissionario di lavori prestigiosi come la decorazione del Teatro Massimo Bellini, dell’abside della Chiesa del Carmine di Catania, del Palazzo Montevago a Palermo e della Sala di Lettura del Senato a Roma – e Salvatore De Gregorio, pittore, decoratore e stuccatore, artefice della sala del Teatro Sangiorgi a Catania. Villa Cutore Recupero è una casa privata, pienamente vissuta dagli eredi di coloro che l’hanno voluta. Lo stratificarsi di tante memorie e la presenza di una vasta collezione di quadri antichi e moderni, nata grazie all’amore per l’arte e al mecenatismo dei proprietari, sono elementi di grande fascino; altrettanto interessanti le vicende e le turbolenze che l’edificio dovette sopportare, nel 1943, dopo lo sbarco degli Alleati, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario.
Giarre
Parco Botanico Radicepura
In occasione delle Giornate Fai d’Autunno, il Gruppo Fai di Giarre-Riposto accompagnerà i visitatori alla scoperta del “Radicepura Garden Festival”. Giunto alla sua quarta edizione, il Festival offre la possibilità di conoscere nuove idee di giardino dove l’attenzione è del tutto focalizzata sull’elemento botanico: non più corollario né semplice decorazione ma punto di partenza per una corretta progettazione dello spazio verde, nel rispetto del contesto in cui è inserito e delle urgenze ambientali a esso connaturate. Da sempre il giardino in Sicilia è stato eco e riflesso della scena culturale mediterranea, che per vocazione si concretizza come un incrocio di pensieri e vissuti. Un’opportunità per scoprire nuove visioni di “Giardino” realizzate dai più importanti paesaggisti nazionali e internazionali.
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