“La notizia relativa alla richiesta di cassa integrazione per 2500 lavoratori della STMicroelectronics, è l’ennesimo macigno sull’economia siciliana. Nelle scorse settimane vi erano state tutte le avvisaglie che facevano presagire refluenze sul livello occupazionale, ma il ministro per le Imprese, Adolfo Urso, non ha battuto ciglio. Il Ministro convochi subito un tavolo di crisi per salvaguardare i lavoratori”.
Lo dichiara la Senatrice del Movimento 5 Stelle, Ketty Damante che, proprio in queste ore, ha depositato una interrogazione urgente al governo nazionale su vertenza STM. Sul caso interviene anche il segretario regionale del Pd Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, a proposito delle indiscrezioni di stampa che preannunciano l’attivazione della cassa integrazione da parte di STM.
“Torniamo a chiedere, con forza, che il governo intervenga sul caso di ST Microelettronics, ora che – da indiscrezioni di stampa – si fa sempre più concreta la possibilità che la multinazionale avvii la cassa integrazione per 2 settimane, che riguarderà 2500 dei 4500 dipendenti, gran parte dei quali impiegati nel sito di Catania – dichiara – La settimana scorsa ho depositato una interrogazione per sollecitare l’intervento del governo al fine di tutelare sia il personale in servizio sia la produzione d’eccellenza, scongiurando il ridimensionamento del sito catanese ed ogni eventuale impatto, in negativo, sugli attuali livelli occupazionali. Ma sia Roma, il ministro Urso sia in Sicilia, l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo si spendono solo in annunci cui non segue alcun atto concreto”.
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