La Uil-Fpl di Messina lancia l’allarme centro-Spoke di Catania, dove ben nove infermieri e due medici il 30 giugno non avranno più un contratto di lavoro. Livio Andronico, segretario generale della Uil-Fpl di Messina, Murizio Celona e Nino Nunnari, segretari aziendali, hanno spedito una nota all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo e per conoscenza ai commissari straordinari di Irccs-Neurolesi e Cannizzaro di Catania.
“Come è ben noto – spiga il sindacato – attraverso un protocollo d’intesa, tra l’IRCCS Neurolesi di Messina, i manager delle ASP di Trapani e Palermo e l’Assessore alla Salute, nell’anno 2022, è stato possibile realizzare il trasferimento di funzione dei Centri Spoke di Salemi e Palermo, nelle rispettive ASP di riferimento, salvaguardando tutto il personale a tempo determinato ed indeterminato che all’interno delle stesse, da parecchio tempo vi prestava servizio. Purtroppo, per quanto riguarda il Centro Spoke di Catania, il rapporto di lavoro del personale a tempo determinato, rispetto a quanto accaduto per gli operatori posti nelle stesse condizioni degli altri Centri Spoke dismessi, nonostante le numerose rassicurazioni da parte dei rispettivi manager, è stato interrotto inopinatamente, in quanto nulla di concreto è stato realizzato per la salvaguardia del personale a tempo determinato dello Spoke di Catania. Infatti, siamo venuti a conoscenza che nella giornata del 3 maggio 23 i vertici dell’IRCCS Neurolesi Bonino Pulejo, hanno comunicato attraverso mail, la scadenza del rapporto di lavoro al 30/06/2023 senza ulteriore proroga a nove infermieri e due medici con contratti a tempo determinato, alcuni dei quali vicini al raggiungimento dei requisiti per la stabilizzazione”.
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