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Spara a due uomini e all’autovettura di uno dei due, in carcere un uomo

L'uomo è accusato di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, nonché di illegale detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola

Nella giornata dell’1 dicembre 2022, la Procura della Repubblica del Tribunale di Catania delegava alla Polizia di Stato l’esecuzione del fermo di indiziato di delitto, emesso in data 28 novembre 2022, nei confronti del pregiudicato Tirenni Giuseppe, classe ‘75, in quanto gravemente indiziato, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese, dei reati di tentato duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, nonché di illegale detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola.

Il provvedimento veniva emesso all’esito di indagini coordinate da questa Procura e svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la persona, sessuali e in danno di minori, avviate nel pomeriggio dello scorso 16 novembre, a seguito di segnalazione al Numero Unico d’Emergenza – N.U.E. dell’arrivo al Pronto Soccorso di un locale nosocomio, di un soggetto attinto da colpi di arma da fuoco.

Grazie al rinvenimento e sequestro, in esito a sopralluogo sul teatro dell’evento svolto dalla Polizia giudiziaria, unitamente a personale specializzato del Gabinetto di Polizia Scientifica, di tre bossoli calibro 7,65 GFL e alle successive indagini, si accertava che la vittima presentava lesioni giudicate guaribili in trenta giorni e che era stata colpita alla coscia sinistra, proprio sopra il ginocchio, con foro di entrata e d’uscita e al contempo si comprendeva l’ambito in cui era maturato l’evento, riconducibile a pregresse diatribe tra il proprietario di un terreno con annesso fabbricato, ubicato proprio in corrispondenza del luogo del ferimento, in agro di Misterbianco, e l’attuale conduttore, ossia l’odierno indagato Tirenni Giuseppe.

L’azione delittuosa maturava, infatti, per asserite inadempienze di questi, sia in ordine al pagamento del canone di locazione, sia in ordine alle spese per i consumi e allo scopo di porre fine a tali condotte, essendosi il proprietario determinato, con l’ausilio di altre due persone, a tagliare con un flex il lucchetto, con cui il cancello dell’abitazione era assicurato e ad apporne uno in sostituzione, in modo da ritornare in possesso dei locali.

Tale condotta innescava la reazione del fermato, Tirenni Giuseppe, già gravato da condanne per i reati di evasione nonché in materia di armi, stupefacenti e contro la persona, il quale, a sua volta, venuto a conoscenza di quello che stava accadendo, ovvero del fatto che la casa dove fino a quel momento aveva abitato stava per essere data in locazione a due soggetti, non avrebbe esitato a presentarsi armato di pistola e a sparare, prima ai danni del ferito, poi all’indirizzo dell’auto, al cui interno si era rifugiato, il soggetto che avrebbe dovuto prendere in affitto la casa.

A quel punto, attinta l’autovettura con più colpi, infrantisi ad altezza d’uomo sul parabrezza e ferito il proprietario dell’abitazione, Tirenni Giuseppe si sarebbe allontanato dal teatro dell’evento, rendendosi irreperibile fino a quando, nella mattinata dell’1 dicembre, in esito alle investigazioni coordinate dalla Procura, svolte dagli investigatori della Squadra Mobile e caratterizzate da servizi dinamici di osservazione, veniva rintracciato nell’abitazione di una familiare, ove aveva cercato di sottrarsi alla cattura.

Nella fase esecutiva del fermo, nella citata abitazione, nel corso dell’attività di ricerca, erano altresì rinvenute parti di armi da fuoco in relazione alle quali si stanno conducendo ulteriori approfondimenti al fine di verificarne l’eventuale utilizzo in ulteriori fatti delittuosi.

Espletate le formalità di rito, l’indagato veniva tradotto, a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente, nella casa circondariale di piazza Lanza e, in esito alla convalida, sottoposto a custodia cautelare in carcere.


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