“La sospensione del Punto nascita di Bronte per carenza di ginecologi, è il risultato di una politica regionale che non riesce a investire sulla Sanità pubblica. Un provvedimento così grave mette a rischio la salute di una grande fetta di donne dell’area etnea più interna, ma soprattutto è la prova tangibile di come la sanità pubblica sia allo sbando. Il
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni