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Sospensione del sindaco Pogliese: per i sindacati catanesi necessario appellarsi al senso di responsabilità dei singoli e dei gruppi politici

In ballo ci sono il bene del territorio e la vita quotidiana di tanti cittadini e lavoratori, che valgono sicuramente molto di più di ogni tatticismo di parte”, concludono i leader provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl

“Catania e la sua Città metropolitana non possono permettersi alcuna stasi amministrativa. Ci appelliamo al senso di responsabilità dei singoli e dei gruppi politici, affinchè l’azione di concertazione recentemente riavviata con il sindaco prosegua con continuità. Al sindaco Pogliese auguriamo di trovare il giusto ascolto da parte delle leggi e della giustizia, in pieno e democratico spirito garantista. Al facente funzione del sindaco sospeso, Roberto Bonaccorsi, e agli organi ausiliari presto attivi nella Città Metropolitana, chiediamo la costituzione della “Cabina di regia” prevista nell’accordo Governo-Sindacati sulla programmazione del piano integrato previsto dal PNNR. Chiediamo ascolto e serenità di vedute; da parte nostra assicuriamo la massima collaborazione”. Lo dicono a chiare lettere i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl che, attraverso le segreterie territoriali, esprimono forte preoccupazione per la città e il suo territorio circostante alla luce della recente vicenda che vede il sindaco Salvo Pogliese nuovamente sospeso in applicazione della legge Severino.

“Non è possibile che a pagare il prezzo delle complesse dinamiche giuridiche  siano sempre i cittadini e i lavoratori – sottolineano i segretari Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci – Ma l’importante sfida che abbiamo davanti in questi mesi di pandemia impone comunque decisioni che viaggiano ben al di sopra delle convenienze personali e politiche di ognuno. Per questo motivo ci sentiamo in dovere, auspicando sempre di poter continuare ad operare nella concretezza dei fatti, di lanciare un appello (l’ennesimo) a tutte le forze amministrative che operano sul territorio, perché non si arresti e neppure rallenti, l’impellente processo di riforma dell’istituzione metropolitana da una parte e dall’altra l’organizzazione della progettualità sui fondi del PNRR e su altre emergenze che riguardano l’ex Provincia e la città stessa. Oggi è necessario che quanto già concordato con i vertici di Comune e Città metropolitana venga rispettato per il bene di tutti, e nel rispetto dei confronti avvenuti, e che venga garantito il prosieguo del dialogo già intrapreso col Comune, non senza fatica dopo i precedenti mesi di “stop istituzionale”.

In ballo ci sono il bene del territorio e la vita quotidiana di tanti cittadini e lavoratori, che valgono sicuramente molto di più di ogni tatticismo di parte”, concludono i leader provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.


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