Un significativo passo avanti verso l’integrazione sociale dei soggetti che hanno subito procedimenti penali tramite il sostegno alle attività di pubblica utilità.
Cosi il ministero della Giustizia e l’associazione “Amici dell’Aiuto ODV” hanno firmato una convenzione, che introduce un modello esemplare per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità.
Soddisfazione da parte del presidente dell’associazione “Amici dell’Aiuto”, avvocato Piero Lipera, che dichiara: “Si tratta di un passo avanti verso un reale inserimento di coloro hanno vissuto esperienze giudiziarie sul piano penale, consentendo loro un concreto percorso di rieducazione e riabilitazione”.
La convenzione permette a individui condannati, su richiesta, di scontare la loro pena attraverso servizi non retribuiti in favore della collettività, operando all’ “associazione Amici dell’Aiuto ODV”. Tale approccio non solo contribuisce al recupero sociale dei condannati ma promuove anche un impegno attivo nella vita comunitaria, fornendo servizi essenziali e supporto alle iniziative di volontariato.
L’attività sarà strettamente monitorata per garantire la conformità con le disposizioni legali e le sentenze di condanna, assicurando al contempo il rispetto dei diritti umani fondamentali e la dignità personale dei partecipanti.
Questa collaborazione tra il ministero della Giustizia e l’“associazione Amici dell’Aiuto ODV” rappresenta un modello virtuoso di come le istituzioni pubbliche e le organizzazioni no profit possano lavorare insieme per il bene comune. Attraverso questa convenzione, si riafferma l’importanza del lavoro di pubblica utilità come strumento di riabilitazione e inclusione sociale, offrendo una seconda possibilità a chi e pronto a contribuire attivamente alla vita della comunità.
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