Il 30 marzo, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura custodiale, emessa il 27 marzo dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di un 39enne, in relazione al delitto di tentata rapina e lesioni aggravate commessi il 17 febbraio scorso.
Le indagini, coordinate da quest’Ufficio ed eseguite dalla locale Squadra Mobile – Sezione Contrasto al Crimine Diffuso (“Falchi”) della Polizia di Stato, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento del 39enne in un grave episodio di tentata rapina commesso nel centro cittadino.
Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine scaturita dai fatti accaduti il pomeriggio del 17 febbraio, in via Pacini, ove una donna, in compagnia del compagno e di una coppia di amici, veniva accostata da un soggetto a bordo di uno scooter che nel tentativo di strapparle la borsa, che teneva a tracolla, la faceva cadere a terra.
A seguito della violenza subita e del forte impatto con l’asfalto, la persona offesa veniva condotta in ambulanza in ospedale dal quale veniva dimessa il giorno successivo con una prognosi di 30 gg. salvo complicazioni. Le indagini svolte nella immediatezza, sfruttando l’acquisizione e la successiva analisi di immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona, consentivano di individuare il mezzo utilizzato (uno scooter) per compiere il reato, poi rinvenuto nelle pertinenze dell’appartamento dell’indagato e di risalire all’identità dell’autore che, però, nonostante fosse stato ricercato, non veniva rintracciato.
In considerazione della gravità del descritto quadro indiziario, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto, nei confronti dell’indagato, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Il 39enne, rintracciato nel pomeriggio del 30 marzo, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza”.
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