Tutti i 186 migranti a bordo di ‘Humanity 1’ sono sbarcati nella tarda serata di ieri a Catania: prima quelli che necessitavano di cure mediche – almeno due casi urgenti. Poi la persona che è stata ritrovata morta, affiancata dagli amici che a bordo della nave della ong tedesca stamane avevano pregato per la vittima, coinvolgendo i presenti e l’equipaggio. Successivamente, famiglie e minori non accompagnati. Tra loro due donne, quattro bambini minori e 14 minori non accompagnati. Infine gli uomini adulti.
Secondo i testimoni, i migranti erano rimasti in mare per cinque giorni dopo aver lasciato la Libia, stipati su un peschereccio e senza giubbotti di salvataggio. Nelle prime ore del mattino, sono stati salvati dalla Guardia costiera italiana e portati a Humanity 1. L’equipaggio di Humanity 1 aveva sentito la chiamata d’emergenza quando la barca era ancora nella zona di ricerca e soccorso maltese: “Tuttavia – spiega la ong – l’autorità maltese ha ignorato le nostre richieste, si è rifiutata di coordinare, e l’Italia ha preso il controllo del coordinamento del salvataggio”.
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