E’ scattata oggi la seconda fase degli interventi per la rimozione di cumuli e sacchetti contenenti cenere vulcanica giacenti sul ciglio delle strade ripostesi. Due le ditte incaricate dall’Ente comunale, su direttive del sindaco Enzo Caragliano e con il coordinamento dell’assessore ai Lavori pubblici, Rosario Caltabiano e del funzionario tecnico, Orazio Di Maria, per la raccolta del materiale vulcanico.
Le operazioni sono in fase di attuazione a Torre Archirafi, lungo la via Marco Polo, via Carnevale e nell’area antistante il campo sportivo comunale, per poi proseguire nel centro di Riposto e laddove sono stati segnalati cumuli di cenere vulcanica. Gli interventi, per i quali l’ente comunale ha impegnato una spesa di circa 50 mila euro, proseguiranno anche a Carruba, nell’area antistante i campetti di calcio.
Il materiale piroclastico verrà transitoriamente conferito nel centro stoccaggio provvisorio realizzato nell’area perimetrale del parcheggio comunale di via Strada 23 a Torre Archirafi, e, successivamente, nelle discariche convenzionate.
“In questo senso – confermano il sindaco Enzo Caragliano e l’assessore Caltabiano – saranno impiegate le somme derivanti dall’originario finanziamento del Dipartimento regionale della Protezione civile di 960 mila euro. Tornando agli interventi le due ditte incaricate dal Comune preleveranno i sacchetti isolando i rifiuti solidi urbani che saranno invece raccolti dalla ditta che si occupa della gestione del servizio di igiene ambientale. In questo quadro saranno quindi eliminate le micro discariche che taluni cittadini incivili che hanno disseminato i rifiuti abbandonandoli a ridosso dei cumuli di cenere. Nel fine settimana le operazioni di spazzamento si sposteranno in centro ed in particolare lungo la via Gramsci, la via Galileo Galilei e in generale nella zona est della città. Il sindaco Enzo Caragliano invita i cittadini alla massima collaborazione, ricordando che, “dopo questa raccolta che si concluderà nello spazio di circa 2 settimane, non saranno tollerati altri conferimenti sulle strade o davanti le abitazioni private”.
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