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Rapinò un esercizio commerciale, minacciando il titolare con una pistola e colpendolo più volte: arrestato

Rapina aggravata, porto di pistola con matricola abrasa e lesioni personali aggravate

Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa il 6 dicembre 2024 dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di P.A. (classe 1987).

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, alla luce degli elementi attualmente disponibili e considerando la fase processuale preliminare che non ha permesso l’instaurazione del contradditorio davanti al giudice, all’indagato è attribuita la commissione – fermo restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole fino a condanna definitiva – dei reati di rapina aggravata, porto di pistola con matricola abrasa e lesioni personali aggravate.

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine che ha tratto origine da una rapina, commessa il pomeriggio del 29 settembre scorso, all’interno di un esercizio commerciale cittadino, che sarebbe stata compiuta dall’indagato, munito di una pistola, mediante irruzione nel negozio, indossando un casco da motociclista ed avendo cura di occultarsi il volto con un foulard.

Nel tentativo di impossessarsi del danaro contenuto nella cassa, l’autore del reato avrebbe minacciato il titolare nell’atto in cui questi, approfittando del momento in cui l’arma era stata da riposta nella cintura dei pantaloni, cercava di bloccare il rapinatore.

Nel corso della conseguente colluttazione, P.A. avrebbe colpito ripetutamente la persona offesa al capo con il calcio della pistola, così causandogli lesioni, giudicate guaribili in giorni dieci, senza portare a termine il reato e lasciando sul luogo del delitto il casco, il foulard e la pistola.

Le tempestive indagini del personale della Squadra Mobile – consistite nella visione di immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza della area d’interesse nonché nell’escussione di testimoni – permettevano di acquisire indizi di gravità tale da consentire di attribuire i fatti delittuosi all’indagato.

Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha così disposto l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’applicazione cumulativa dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e dell’obbligo di dimora.


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