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Rapina in un distributore di bevande e snack H24 nel centro storico di Catania, in carcere

I fatti risalgono al 10 marzo

Su delega della Procura di Catania, il 10 marzo 2025, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di M.G. (classe 1988).

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, alla luce degli elementi indiziari attualmente disponibili in una fase processuale che non ha ancora permesso l’instaurazione del contraddittorio davanti al giudice, si attribuisce all’indagato – ferma restando la presunzione di innocenza valevole fino a condanna definitiva – la commissione del reato di rapina aggravata.

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine che ha tratto spunto da un episodio, verificatosi la mattina del 14 febbraio 2025, relativo a una rapina, posta in essere all’interno di un distributore di bevande e snack H24, ubicato nel centro storico di Catania.

Nel caso specifico, l’autore, dopo avere sorpreso alle spalle la persona offesa e averla minacciata di morte, le sottraeva il danaro dalla tasca del suo giaccone.

Le tempestive indagini svolte, su direttiva di questa Procura, da parte della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, hanno permesso, grazie alla visione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza collocati nell’area d’interesse, di individuare nell’indagato colui che avrebbe commesso la condotta delittuosa suindicata; ipotesi, poi suffragata da quanto rinvenuto a seguito di un controllo su strada, eseguito nei giorni successivi alla rapina, ovvero gli stessi capi di abbigliamento indossati il giorno del fatto delittuoso, nonché la chiave della porta dell’abitazione della vittima, a costei sottratta in occasione della rapina.

Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, eseguita con la traduzione di M.G. nella Casa circondariale di piazza Lanza.


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