Nell’ambito della propria attività di contrasto alla criminalità, i Carabinieri non si limitano alle sole azioni repressive, ma adottano contestualmente anche un “approccio preventivo” per colpire la realtà criminale, attraverso conferenze nelle scuole sulla “Cultura della Legalità”. Un progetto, quello degli incontri negli istituti scolastici in cui i militari salgono in cattedra ed illustrano ai ragazzi tematiche d’interesse, promosso in campo nazionale dall’Arma, per contribuire a sviluppare nei giovani una coscienza civica, quale strumento fondamentale per combattere dalla base e in “maniera avanzata” i vari fenomeni delinquenziali, che si alimentano attraverso anche la connivenza di parte della società.
In tale contesto, nei giorni scorsi, presso la sede di Piedimonte Etneo dell’Istituto Comprensivo Scolastico “G. Macherione”, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Randazzo hanno incontrato gli alunni delle classi quinte della scuola Primaria e le classi prime di quella Secondaria di Primo grado, rinnovando un’iniziativa che, da inizio anno scolastico, ha già avuto luogo nei comuni di Randazzo, Bronte, Linguaglossa, Maniace, Maletto e Castiglione di Sicilia.
Il tema principale affrontato in questa occasione è stato quello del “bullismo e cyberbullismo”, in cui l’Arma è particolarmente impegnata con una continua opera di sensibilizzazione e prevenzione, che ha suscitato un vivo interesse nei ragazzi, i quali, guidati dai loro docenti, hanno seguito con grande attenzione e partecipazione le spiegazioni offerte loro dai militari.
Sono stati poi toccate altre tematiche, come l’educazione ambientale, la tutela del patrimonio culturale, la sicurezza stradale, la violenza di genere, fino all’uso consapevole dei social network. Infine, proprio perché la scuola, tra i suoi molteplici obiettivi, ha anche quello di accendere passioni e di aiutare i giovani a scoprire la propria vocazione, una parte dell’incontro è stata dedicata ai compiti dell’Arma e alla funzione che essa svolge quotidianamente a favore della società e chissà se qualcuno dei ragazzi presenti non abbia trovato, proprio nell’evento, uno stimolo da sviluppare in futuro.
Grazie alla capacità di relazionarsi e dialogare anche con gli interlocutori più giovani espressa dall’Arma dei Carabinieri, nonché all’interesse e alla preparazione degli alunni, l’interazione positiva tra Arma e Scuola si consolida come strumento, presso le future generazioni, di promozione del valore delle Istituzioni, del senso di responsabilità e di appartenenza ad una società fondata sul rispetto di diritti e doveri, sui principi di libertà, democrazia e partecipazione attiva.
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