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Prevenzione, a Catania “Dai un calcio al linfoma”: una partita per la sensibilizzazione

Mister Pino Rigoli: “L’attività sportiva dà una spinta eccezionale sotto l’aspetto psicologico e questo assume un valore maggiore quando, come in una squadra, ci si affida al gruppo”

È stata ancora una festa, la nona dal suo inizio, per “Dai un calcio al linfoma”, la partita di pallone promossa dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania e dalla sua delegazione di Belpasso, disputata sabato scorso 18 maggio a Catania presso “La Meridiana”.

A fronteggiarsi sul campo le compagini di pazienti ed ex pazienti siciliani di oncoematologia e dei medici degli ospedali catanesi, ovvero Gladiatori e Sanitari: per la cronaca, la sfida si è conclusa 5 a 2 per i Gladiatori. L’evento, presentato da Federica Zammataro e Giacomo Giurato, è stato patrocinato dalla Regione Siciliana (assessorato della Salute) e dall’Arnas “Garibaldi” di Catania; a dirigere la gara sono stati gli arbitri della sezione AIA di Catania.

“Dai un calcio al linfoma” rientra fra le attività di prevenzione terziaria proposte dalla Lilt, che seguono il malato nel percorso di guarigione. Proprio su questo, il Presidente della Lilt di Catania, Aurora Scalisi, dichiara: “Non vincitori né vinti in questa magnifica partita, curata dalla nostra delegazione di Belpasso, ma amicizia e cordialità che si consolidano anno dopo anno fra medici e pazienti. La Lilt di Catania è da sempre presente, con discrezione ed empatia, in questo ‘spazio’ che dalla malattia va al percorso di guarigione, dalle corsie di ospedale ai campi di calcio, perché dal cancro si può guarire”.

Presente all’incontro un volto noto del calcio siciliano, mister Pino Rigoli, che ha dispensato consigli tattici alle due squadre, ma ha pure sottolineato quanto lo sport sia un prezioso alleato per chi si ritrova ad affrontare, nella vita, un momento difficile: “Non potevo che rispondere alla chiamata della Lilt e trascorrere un pomeriggio insieme a questi medici, che sono straordinari nel loro lavoro, e ai loro pazienti ai quali, da uomo di calcio, dico che l’attività sportiva dà una spinta eccezionale sotto l’aspetto psicologico e questo assume un valore maggiore quando, come in una squadra, ci si affida al gruppo”.

“Abbiamo celebrato anche per quest’anno una bella festa, hanno vinto i pazienti che avevano già vinto la loro battaglia e adesso si ripetono sul campo: complimenti a loro”, aggiunge il capitano dei Sanitari, Ugo Consoli, direttore dell’Ematologia dell’Arnas “Garibaldi”.

Prima dell’inizio della gara è stato letto un messaggio di Vito Cataldo, capitano dei Gladiatori, che ha rivolto un pensiero speciale a chi resta accanto ai malati di tumore nel percorso clinico e post-clinico: “Non è scontato che tutti si facciano carico della malattia di un parente o di amico e c’è pure chi, dopo la diagnosi, non si vede più. Avere accanto qualcuno ti permette di stare bene anche mentalmente e questo è importante al pari della medicina. Fortunato chi, come me, affrontando la malattia è sempre stato sostenuto dai suoi cari”.


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