I carabinieri del Sis, Servizio investigazioni scientifiche, di Catania e della Compagnia di Giarre sono tornati ieri pomeriggio – come documentato dall’emittente televisiva regionale Rei Tv – nell’abitazione di Fondachello, frazione a mare di Mascali, dove lo scorso 23 luglio una 38enne di Catania venne trovata dal figlio 21enne morta impiccata.
Su disposizione del magistrato, i militari dell’Arma hanno effettuato accertamenti irripetibili che fanno seguito all’autopsia già eseguita sul cadavere della donna, mamma di due figli. Proseguono le indagini per far luce su quanto sia accaduto in quella casa che la coppia aveva preso in affitto per il periodo estivo. Non sarebbe stato trovato alcun biglietto, in cui sarebbero state spiegate le motivazione del suicidio, né nell’appartamento sarebbero stati riscontrati, durante i primi sopralluoghi, segni di effrazione o colluttazione.
Il dubbio degli investigatori su cosa sia realmente accaduto permane, da qui il sopralluogo di oggi del Sis. Ai microfoni di Rei Tv parla di “doverosa attività di indagine, per non tralasciare nessuna pista” l’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna che venne sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti. “Questo – aggiunge il professionista – non significa che vi siano delle ipotesi alternative e dei sospettati, è troppo presto per dirlo. L’ipotesi del suicidio resta pur valida ma deve essere documentata con la massima certezza”. Sul fascicolo aperto dalla procura di Catania non vi sarebbero ancora indagati.
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