La cenere vulcanica non è più un’emergenza, ma una realtà con cui convivere. Con questa consapevolezza, il sindaco metropolitano Enrico Trantino ha convocato nella sede della Città metropolitana di Catania i sindaci del comprensorio etneo per proporre un piano strategico e a lungo termine che superi le soluzioni emergenziali.
I Sindaci sono intervenuti evidenziando i ricorrenti disagi dei cittadini e le ingenti risorse finora investite dai Comuni. La soluzione prospettata prevede una ottimizzazione dei costi, ammortizzati nel tempo, ricorrendo all’acquisto dei mezzi utili alla pulizia delle strade, dei tombini e delle grondaie degli edifici scolastici: aspiratori a risucchio, bobcat con spazzoloni e camion con cestello. Acquistati dalla Città metropolitana, coordinati dalla protezione civile e messi di volta in volta a disposizione dei Comuni che ne avranno bisogno. Attrezzature tecniche più idonee, non più prese in affitto, come è stato fatto sino ad ora, affinché i sindaci potranno risparmiare milioni di euro e non attingere più ai fondi fuori bilancio.
“Sebbene non sia specifico compito della Città metropolitana, abbiamo deciso di cercare una strategia comune ed abbiamo pensato ad una pianificazione necessaria per raggiungere risparmi di spesa. Se i sindaci saranno d’accordo, la Città metropolitana si farà promotrice di un sostanziale cambio di rotta e acquisterà, con fondi regionali o statali, strumentazioni e mezzi efficienti utili a contrastare la pioggia di cenere lavica”, ha dichiarato il sindaco metropolitano Enrico Trantino, abbandonando la logica dell’emergenza per abbracciare invece quella di una strategia globale, che permetterà di intervenire nell’immediato e risparmiare denaro in futuro, senza aggravare i Comuni con costi aggiuntivi.
Alla riunione nella sede della Città metropolitana hanno anche preso parte l’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina, gli ingegneri Giustolisi e La Rosa, delegati dall’ing. Salvatore Cocina capo del Dipartimento della Protezione civile, l’amministratore unico della SCMC Mario Balsamo e tutti i dirigenti dell’Ente.
I sindaci dei comuni etnei, hanno accolto favorevolmente e con spirito collaborativo la proposta avanzata, consapevoli che una strategia comune e preventiva possa essere la soluzione più corretta per affrontare i problemi derivanti dalla cenere vulcanica. Hanno inoltre proposto, anche per ragioni di salute pubblica dovute alla presenza nell’aria di polveri irritanti per l’apparato respiratorio, la costituzione di un fondo permanente “emergenza cenere”, al quale attingere a rotazione con immediatezza in caso di necessità.
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