Il Sacco di Sant’Agata è uno degli elementi più iconici della festa in onore della patrona di Catania, celebrata ogni anno dal 3 al 5 febbraio. Questo semplice abito bianco, indossato dai devoti durante le processioni, rappresenta un segno di fede e devozione nei confronti di Sant’Agata, una delle sante più venerate in Italia.
Origine e Significato del Sacco di Sant’Agata
La tradizione del sacco agatino risale al 1126, anno in cui le reliquie di Sant’Agata fecero ritorno a Catania dopo essere state trafugate dai saraceni. Per accogliere le sacre spoglie, i catanesi scesero in strada in camicia da notte e a piedi scalzi, per rendere omaggio alla loro patrona con umiltà e devozione. Da quel momento, il sacco bianco divenne un simbolo della festa.
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Com’è Fatto il Sacco di Sant’Agata?
Il sacco agatino è un tunicone bianco con un cordone in vita, simile a una veste penitenziale. Viene indossato insieme a un berretto nero e a guanti bianchi, simboli di purezza e sacrificio. Ai piedi, molti devoti scelgono di camminare scalzi, come segno di ringraziamento e fede.
Il Sacco di Sant’Agata nella Festa
Durante la celebrazione di Sant’Agata, migliaia di devoti indossano il sacco bianco per partecipare alle processioni che attraversano le vie di Catania. L’emozione è palpabile quando la "vara" con il fercolo della santa sfila tra la folla, accompagnata da preghiere e canti.
Un Simbolo di Identità e Tradizione
Oltre a essere un elemento religioso, il sacco di Sant’Agata rappresenta l’identità e l’orgoglio dei catanesi. Indossarlo è un segno di appartenenza alla comunità e di devozione verso una santa che, secondo la tradizione, ha protetto la città da terremoti ed eruzioni dell’Etna.
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