Oltre un centinaio le “uova di speranza” distribuite in questi giorni dai volontari della Caritas diocesana per offrire a famiglie e persone singole in difficoltà una carezza in un momento di particolare fragilità emotiva ed economica. A beneficiare di questo atto sono stati i detenuti del carcere minorile di “Bicocca”, raggiunti dal cappellano padre Rrok Shporaj della Pastorale carceraria, le cinquanta famiglie con minori seguite dal Centro di Ascolto e i giovani studenti che hanno partecipato al progetto del Centro formativo “Rosario Livatino” di San Giorgio.
“I segni della sovranità di Cristo – dice don Nuccio Puglisi, direttore della Caritas diocesana -, che si ricapitolano nelle sue piaghe sempre aperte, anche dopo la risurrezione, finché aperte rimarranno le piaghe degli uomini, fino all’ultimo istante della storia umana, sono i buchi di serratura attraverso cui, come dietro una porta che si apre sul mondo, rileggere quest’ultimo e le sue insanabili contraddizioni, in mezzo alle quali siamo stati chiamati a prestare un’opera di speranza e consolazione”.
Le “uova di speranza” sono una traccia di presenza della comunità sul cammino accidentato di tante persone per ricordare a tutti coloro che attraversano momenti di privazione che la Caritas diocesana è presente sul territorio, oltre che per le esigenze di base, anche per supportare tentativi di ricostruzione dei percorsi di vita o per avere sostegno in un momento di particolare difficoltà.
“Il nostro vuole essere un simbolico gesto di conforto e vicinanza – spiega Valeria Pisasale, commissario arcivescovile della Confraternita Maria SS. del Soccorso, ente gestore della Caritas – che custodisce altre storie di solidarietà: le uova pasquali distribuite giungono dalle donazioni di cittadini catanesi e dai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica che hanno permesso di participare con ’50 uova solidali’ alla campagna di raccolta fondi ‘Pasqua è Serenità’ di Banco Alimentare della Sicilia”.
Resteranno operativi, inoltre, i servizi dell’Help Center della Stazione Centrale. Volontari impegnati anche per Pasqua e per il lunedì dell’Angelo con il pranzo fissato alle 12. Per tutti gli altri giorni sono confermati gli orari consuetudinari che prevedono l’apertura del Centro di Ascolto, dalle 9 alle 12, la colazione, dalle 9 alle 10.30, il centro per l’igiene della persona, dalle 8.30 in poi, e quindi la cena alle 18.
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