Una mostra fotografica, che rimarrà esposta al Parco dell’Etna fino al 12 novembre 2023 (ingresso gratuito), dove il protagonista assoluto è il paesaggio, inteso come luogo naturale e contenitore sensoriale. L’idea è dell’Ordine e della Fondazione degli architetti etnei, che in collaborazione con l’Ente Parco dell’Etna e l’associazione culturale Mediterraneum, hanno dato vita alla rassegna “Il paesaggio antropizzato”.
In occasione della presentazione della mostra si è tenuto ieri pomeriggio (23 ottobre) nei locali del Parco dell’Etna di Nicolosi, il convegno “Mettiamo a Focus l’Architettura” (secondo evento del ciclo organizzato dal gruppo di lavoro Etica e Qualità della Fondazione dell’Ordine degli architetti etnei), cui ha preso parte anche l’assessore del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana Elena Pagana, a testimonianza della vicinanza delle istituzioni verso tutti i professionisti che operano per la valorizzazione del Parco dell’Etna.
“Abbiamo accolto con grande passione lo stimolo degli architetti etnei, con cui il rapporto di collaborazione esiste già da tempo – ha affermato Salvatore Caffo, vulcanologo e dirigente dell’Ente Parco dell’Etna, che ha aperto i lavori con la relazione “Etna: uomo, territorio, ambiente”. – Sull’Etna esiste un vero e proprio corollario di fenomeni vulcanici nonché di territori, ambienti e paesaggi geologici che costituiscono luoghi di eccezionale bellezza dove la presenza umana ha costruito nel tempo e in spazi differenti altrettanti paesaggi rurali molto belli. L’area di riserva integrale del Parco, demanio forestale, nel 2013, dopo una complessa serie di attività, è stata inserita nella World Heritage List, Unesco costituendo il 4º sito naturale della Repubblica italiana ad essere Patrimonio mondiale dell’umanità”.
“La sede del Parco dell’Etna si mostra sempre sensibile ai temi dell’architettura contemporanea – ha affermato Eleonora Bonanno, presidente della Fondazione degli architetti etnei – la mostra fotografica, secondo appuntamento del ciclo organizzato dal gruppo di lavoro Etica e Qualità della Fondazione, tratta la tematica del paesaggio naturale e urbanizzato, in cui le architetture dovrebbero inserirsi cercando di armonizzare gli elementi con l’ambiente circostante. Siamo felici di avere un ospite speciale come Ivo Celeschi che ci farà compiere un viaggio onirico attraverso i paesaggi del nostro territorio”.
“La nostra associazione organizza da 15 anni un festival dedicato alla fotografia d’autore – ha affermato Vittorio Graziano, presidente dell’associazione culturale Mediterraneum e organizzatore e direttore artistico del festival Med Photo Fest – l’idea di collaborare con gli architetti etnei ci ha dato lo spunto per selezionare dalla nostra collezione di foto, alcune immagini che meglio rappresentano il paesaggio naturale e antropizzato”.
“La nostra missione è promuovere architettura di qualità – ha dichiarato Ivana Laura Sorge, consigliere Fondazione architetti etnei – crediamo che il paesaggio, così come la fotografia, possa suscitare diversi stati emozionali. Di fronte alle immagini avremo modo di vedere due visioni contrapposte: un paesaggio disallineato e confusionario (figlio di un’urbanizzazione selvaggia) e un’architettura che si fonde con la natura per lasciare spazio alle emozioni”.
Tra gli interventi anche quello del consigliere di Ordine e Fondazione degli Architetti PPC di Catania Giovanni Longhitano; in rappresentanza dell’Ente Parco dell’Etna erano presenti anche Giovanni Laudani (direttore dell’Ente Parco dell’Etna) e Vincenzo Spartà (commissario dell’Ente Parco dell’Etna).
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