L’Ekipe Orizzonte si aggiudica il big-match della nona giornata di Serie A1 di pallanuoto femminile, conquistando la vetta solitaria della classifica a quota 24 punti.
IEri è infatti arrivato un netto successo in trasferta per le rossazzurre, che hanno vinto 9-4 sul campo del Plebiscito Padova nell’anticipo dell’ultimo turno del girone d’andata.
Le catanesi hanno condotto il match sin dall’inizio, conquistando tutte le frazioni di gioco rispettivamente per 3-2; 2-1; 2-0 e 2-1.
Claudia Marletta è stata la top scorer assoluta con 3 gol, mentre Chiara Tabani è andata a segno 2 volte. Una rete a testa per Bronte Halligan, Giulia Viacava, Dafne Bettini e Valeria Palmieri.
Al fischio finale è stato il coach dell’Ekipe Orizzonte a fare il bilancio sulla sfida appena giocata e sulla reazione della sua squadra dopo la sconfitta interna contro Trieste: «Siamo giunti a un punto – dice Martina Miceli – in cui sono le nostre ragazze a dover capire realmente cosa vogliono fare, se e come lo vogliono fare. Adesso sono artefici del proprio destino ed è arrivato il momento di dare e capire cosa si vuole. Sicuramente oggi è difficile giocare per l’Orizzonte, dove sei obbligato a vincere e tutti ti dicono che lo hai già fatto ancor prima di scendere in campo. Però se si vuole indossare questa calottina bisogna anche saper resistere a questa pressione, che non può essere un alibi per chi gioca in questa squadra, e credo che abbiamo delle atlete in grado di sopportarla. Sicuramente in campo nazionale siamo dove ci aspettavamo di essere, ma tra me, Tania e Renato nessuno ha mai pensato che fosse facile chiudere il girone d’andata al primo posto, perchè siamo consapevoli che chi gioca contro l’Orizzonte dà sempre il 1000% e cerca di fare bella figura, anche se si tratta dell’ultima in classifica. Noi invece dobbiamo dimostrare che se siamo in vetta ci meritiamo di occupare questa posizione e dobbiamo farlo durante ogni allenamento. Certamente i risultati ottenuti fin qui in Champions League hanno lasciato strascichi in tutti noi, anche in me, perchè non ci siamo mai nascosti. Quest’anno eravamo e siamo tutt’ora convinti che avremmo dovuto essere una delle squadre più forti d’Europa, però a maggior ragione in campo internazionale non bisogna solo sentirsi tali ma bisogna dimostrarlo quotidianamente, in ogni singolo allenamento, e questo sicuramente è mancato».
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