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Movida a Catania, controlli alle attività commerciali: chiusure e sanzioni

Durante i controlli agli esercizi pubblici sono stati accertati in totale 14 violazioni amministrative ed irrogate altrettante sanzioni pecuniarie per violazioni di natura fiscale, igienico-sanitaria e commerciale

Le cronache delle ultime settimane hanno riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica il fenomeno della movida nel centro storico catanese, spesso caratterizzato da assembramenti di persone sulla pubblica, soprattutto di giovani di diverse fasce d’età che affollano i locali, da disturbo della quiete pubblica, musica ad alto volume e da ripercussioni anche di rilevante entità sulla viabilità di importanti arterie cittadine, come la via Marchese di Sangiuliano, a causa di molteplici auto e moto in sosta vietata, anche sui marciapiedi.

Nelle scorse settimane, molte erano state le segnalazioni e le vibranti rimostranze dei residenti del centro storico, soprattutto per il complessivo “disordine” urbano e i livelli intollerabili di musica, oltre che per il traffico intenso e la sosta “selvaggia”.

Al fine di vigilare sulla situazione e di innalzare i livelli di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, contemperando e garantendo le esigenze e le legittime aspettative tanto dei residenti, quanto degli esercenti e dei loro clienti, nella serata di sabato, in attuazione delle direttive emanate in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi in Prefettura, il Questore di Catania ha disposto complessi ed articolati servizi di vigilanza e controllo nelle vie del centro storico, ad assetto interforze.

In particolare, sono stati pianificati mirati servizi interforze integrativi di quelli ordinari di controllo del territorio, con finalità di prevenzione e contrasto, non solo delle manifestazioni di criminalità diffusa, ma anche di tutti quei fenomeni e condotte improntate all’illegalità, di diverso grado ed incidenza, costituenti manifestazioni di degrado incidenti sulla percezione di sicurezza.

Sulla base dell’analisi di quanto emerso nelle settimane scorse, il dispositivo interforze è stato dislocato su tre distinte aree di intervento e sono stati garantiti servizi di pattugliamento attivo nelle aree di via Teatro Massimo, piazza Vincenzo Bellini e nell’area di via Sangiuliano e vie limitrofe, dove hanno operato equipaggi della Questura, della Polizia Stradale e della Polizia Locale – Settore Annona, coadiuvati da personale della Polizia Scientifica e del Reparto Mobile, sulle vie Gemmellaro e Santa Filomena, dove hanno operato equipaggi della Guardia di Finanza e della Polizia Locale – Settore Annona, coadiuvati personale specializzato dell’A.S.P. e nell’area di piazza Federico di Svevia, dove hanno operato equipaggi dei reparti territoriali dell’Arma dei Carabinieri coadiuvati da personale specializzato del Nucleo Anti Sofisticazione e Sanità – NAS e dell’A.S.P.

Su tutte le aree di intervento, fondamentale è stato il contribuito della Polizia Locale, per gli aspetti di viabilità, soprattutto al fine di gestire l’attuazione del complesso piano viario predisposto, a seguito di molteplici riunioni e di incontri con rappresentanti di comitati di residenti e di esponenti delle associazioni di categoria dei commercianti, per attenuare le ripercussioni negative sulla sicurezza urbana.

Nel corso dei servizi eseguiti, complessivamente, sono state controllate 90 persone e 11 veicoli, nonché 17 esercizi commerciali.

Durante i controlli agli esercizi pubblici sono stati accertati in totale 14 violazioni amministrative ed irrogate altrettante sanzioni pecuniarie per violazioni di natura fiscale, igienico-sanitaria e commerciale.

Nello specifico, nell’area di via Gemmellaro – via Santa Filomena, sono state accertate, nei confronti di esercizi della zona, due casi di irregolarità nell’uso del registratore di cassa e 2 casi di mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene e conservazione degli alimenti, con irrogazione di circa 10.000 euro di sanzioni.

Nell’area di via Sangiuliano, piazza V. Bellini e via Teatro Massimo, sono state contestate 3 (tre) sanzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di altrettanti esercizi pubblici e 4 (quattro) irregolarità nell’esposizione delle tabelle relative al consumo di alcolici ed agli orari di esercizio, prescritte per la corretta informazione della clientela, per un ammontare complessivo di sanzioni pari a circa 5.000 euro.

Nell’area di piazza Federico di Svevia, al titolare di un noto e frequentato ristorante sono state contestate la presenza abusiva di 3 locali adibiti a manipolazione, conservazione e preparazione di alimenti quali pizze e preparati carnei, l’assenza di tracciabilità di 200 kg di prodotti carnei e caseari e la complessiva carenza di condizioni igienico sanitarie. Per le violazioni accertate, sono state applicate sanzioni amministrative per un totale di circa 2.500 euro, la chiusura immediata dei locali ed il sequestro amministrativo degli alimenti non tracciabili.


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