La Procura di Catania ha delegato alla Polizia di Stato l’esecuzione di una misura cautelare, emessa, in data 2 dicembre 2023, dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale a carico di: Ricco Giacomo Giuseppe Romano, 32 anni, in quanto gravemente indiziato, in esito agli elementi acquisiti, della commissione del reato di tentata estorsione continuata.
Le indagini hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione a una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, elementi che dimostrerebbero come Ricco Giacomo Giuseppe Romano sarebbe stato l’autore di plurime minacce di morte e di danneggiamenti all’auto del padre (totalmente estraneo rispetto ad ogni vicenda illecita) della persona offesa, per costringerla a consegnargli la somma di 2mila euro, somma che a sua volta, sarebbe stata necessaria per ripianare un credito che nei confronti della medesima persona offesa avrebbero vantato non meglio individuati fornitori di stupefacenti, a cagione di una asserita pregressa consegna di droga.
Condotte illecite di analogo tenore, sarebbero state reiterate anche dopo la denuncia della vittima, avendo il Ricco, oltre che a minacce di morte, continuato l’attività di intimidazione, rendendosi responsabile del danneggiamento dei copertoni di un’auto nella disponibilità della parte offesa.
I successivi approfondimenti investigativi, hanno, peraltro, consentito di comprendere il contesto di riferimento nell’ambito del quale si è sviluppata la condotta delittuosa, essendo emerso come la vittima, fosse stato a sua volta coinvolto in un’attività di cessione di droga per conto dell’odierno indagato – con il ruolo questi di esattore dei proventi giornalieri frutto delle illecite cessioni – ed avesse subito, in data 17.9.2020, l’arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, con correlato sequestro di 9,42 grammi di cocaina, già confezionata in dosi, oltre che di danaro provento dell’attività illecita.
Le condotte di reiterate minacce e danneggiamenti cagionati dal Ricco, sono state considerate idonee e univocamente dirette a costringere la persona offesa alla dazione di una somma di danaro corrispondente al valore della sostanza che gli sarebbe stata, quindi, in precedenza affidata e che sarebbe andata perduta perché sequestrata.
Rintracciato nel pomeriggio del 4 dicembre scorso ed espletate le formalità di rito, Ricco Giacomo Giuseppe Romano è stato tradotto nella casa circondariale di piazza Lanza per ivi permanere a disposizione di questa Autorità giudiziaria.
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