Il momento della verità, l’adrenalina a mille dentro una bolgia come il PalaJacazzi. Primo atto non determinante, ma importante passepartout di pressione verso il sogno tricolore. Un derby del Sud fantastico tra Napoli e Meta Catania, due vulcani attivi pronti ad innescare lo spettacolo del futsal. Elettricità, equilibrio, scontri per superare l’avversario e conquistare il centimetro. Primi minuti degli della finale scudetto, per gara 1 che vedeva il primo squillo dei rossazzurri.
Il colpo assurdo, pazzesco era di Luis Turmena che dal nulla puntava l’avversario e da distanza siderale batteva un incredulo Bellobuono. Meta Catania perfetta e attenta con Tornatore reattivo fin dall’inizio. Le iniziative del Napoli venivano accompagnate dalla torcida azzurra e dai colpi dei singoli. Napoli pareggiava sfruttando il piazzato con Mancuso.
Poi equilibrio nei minuti successivi con timidi tentativi da una parte e dall’altra dove Bellobuono e Tornatore erano attenti tra i pali. A sei dal termine, la Meta Catania sfruttava transizione perfetta per Pulvirenti che col piattone esaltava i riflessi di Bellobuono, mentre in area rossazzurra bravissimo Tornatore in uscita.
Giocano tutti con grande applicazione in casa Meta Catania sfoderando grande equilibrio e ripartenze pericolose. Ma a due dal termine arrivava una doppia nota stonata: stavolta l’estro è di Borruto che approfittava del tergiversare di Turmena e dopo l’uno due con Salas batteva Tornatore. A pochi secondi dalla fine del primo tempo ecco ancora strappo Borruto-Salas e Bolo chiudeva il 3-1 del primo tempo.
Nella ripresa la carta di coach Juanra è Joao Timm per sfruttare possesso palla e l’uomo in più. La Meta Catania con Podda porta a solleticare la porta di Bellobuono ma è l’infortunio di Salas e soprattutto la super giocata sull’asse Musumeci-Pulvirenti con la botta del capitano etneo a riaprire la gara a otto dal termine. Rete però che non produce pressione perché Anderson in barriera sulla punizione di Bolo apriva le gambe consegnando il 4-2 del Napoli.
La Meta Catania però non mollava ed.era viva: la bucata di Podda col tiro-cross sul secondo palo e autogol di Bolo per anticipare Salamone per il più classico delle autoreti, 4-3. La Meta Catania pressava, con Turmena ancora gran botta ad esaltare i riflessi di Bellobuono e sul successivo corner era Musumeci a sfiorare il pareggio. C’era solo una squadra in campo, quella rossazzurra, con Napoli in sofferenza. Juanra a tre dalla fine lanciava il power-play con Turmena aprendo la partita nella partita. A 1,50 dalla fine la bucata per Podda che tirava, Bellobuono respingeva e Borruto usciva fuori una magia dalla sua porta pescando la porta sguarnita 5-3. Nel tentativo finale ancora Bellobuono chiude con un miracolo su Podda che chiudeva il match.
Vittoria al Napoli in gara 1 dopo una partita pazzesca, ma la Meta Catania c’è ed è sul pezzo e adesso bisogna vincere al PalaCatania giorno 14 per continuare a sognare il tricolore.
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