Vincere significava continuare a sperare. Vincere sarebbe stato un accento importante e pazzesco nella storia di questo Elite Round della Uefa Futsal Champions League. Purtroppo la reazione della Meta Catania dopo essere andata sotto di tre reti contro lo United Galati è arrivata tardi lasciando rimpianti.
Primo tempo molto equilibrato, ma la Meta Catania si scontrava con l’ottima fase difensiva dei rumeni che concedevano poco. Juanra lasciava in panca e senza minutaggio Timm e solo nel primo tempo bocche di fuoco come Carmelo Musumeci, e Luis Turmena. Spazio invece a Siqueira tra i pali, Bocao e Silvestri a palleggiarsi il ruolo in difesa e movimento affidato alle rotazioni di Podda, Dian Luka, Pulvirenti, Arillo, Anas, Salamone, Anderson e Gabriel Pina.
United Galati che però era abile a bucare alla prima vera occasione con il piattone a battere il portiere etneo. Dicevamo pochi spazi per i rossazzurri nonostante un buon possesso palla e rotazione della palla, ma conclusioni poche tranne quelle pericolose di Podda e Bocao. A quattro dal termine altro episodio, dubbio, con Ricardo che veniva steso in area dall’uscita di Siqueira e calcio di rigore piazzato e trasformato dallo stesso brasiliano per lo 0-2 in favore dei rumeni. A novanta secondi dalla fine ecco la prima vera palla gol con la sventola da fuori di Dian Luka che impegnava Lopez.
Nella ripresa Juanra metteva dentro un roster più incisivo con Bocao dietro e Dian Luka e Podda ai lati del pivot Arillo, ma arrivava la stessa sberla della partita precedente: con lo 0-3 del Galati che metteva un acceleratore importante al match verso la strada rumena. Meta Catania che provava a scuotersi con l’ingresso di Turmena e Carmelo Musumeci e subito il brasiliano scaldava le mani del portiere del Galati. Era però un singolo epidosio perché il Galati non soffriva molto. A metà ripresa con dieci minuti ancora da giocare ecco la mossa disperata di Juanra: power play e giocate veloci per cercare di scardinare il muro rumeno.
Dopo appena un minuto ecco la zampata di Luis Turmena sulla conclusione del capitano Carmelo Musumeci. La Meta Catania non mollava e usciva fuori tutto: ancora Turmena scatenato scaricava un sinistro che sfiorava la seconda segnatura che avrebbe riaperto il match. La pressione aumentava, come le occasioni nel cuore dell’area del Galati: palo clamoroso di Turmena indemoniato, ed episodio dubbio sul tiro di Carmelo Musumeci forse toccato da un braccio, ma non ravvisato dall’arbitro. Time-out dove Juanra e la squadra andavano verso la ricerca del gol a due minuti dalla fine: uomo in più e pallone che spesso danzava nell’area di rigore avversaria, e il sinistro magico era ancora di Turmena a bucare Victor Lopez a un minuto dal termine. A trenta secondi dalla fine ecco l’ultimo assalto, ma la difesa del Galati chiudeva tutto.
Una Meta Catania che purtroppo deve incassare la seconda sconfitta, uscendo dai giochi dell’Elite Round della Champions League. Una reazione forse troppo tardiva che lascia molti rimpianti e una speranza nei giochi qualificazione che poteva rimanere aperta. Domani ultima gara per chiudere con onore questa fantastica e storica avventura che rimarrà nella storia del club rossazzurro.
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