Notte tesissima, quella appena trascorsa, per due agenti delle Volanti, chiamati a intervenire per quella che, sulle prime, sembrava essere una lite in famiglia.
In un palazzo di una via del centro cittadino, invece, si stava svolgendo il prologo di ciò che, se non fosse stato per l’intervento dei poliziotti, si sarebbe certamente trasformato in tragedia: una ragazza giovanissima, appena 19enne, aveva aggredito i genitori e, in particolare, la madre alla quale aveva indirettamente causato una brutta contusione che aveva fatto addirittura pensare a una frattura e che, in ultima analisi, aveva indotto la richiesta di intervento al 112. Causa del violento litigio, il rifiuto dei due coniugi di accendere un abbonamento a una pay tv e, soprattutto, la patologia di natura psichiatrica di cui soffre la figlia sin dalla nascita.
L’intervento dei poliziotti i quali, vista la delicatezza della situazione sono intervenuti con ogni cautela, ha dapprima calmato la ragazza, ma solo apparentemente, atteso che. Subito dopo la stessa iniziava a parlare delle proprie origini divine. L’accenno a tale tematica ha subito messo in guardia gli operatori di polizia che, peraltro, avevano già adocchiato la porta-finestra adiacente al letto su cui si trovava la giovane, temendo che potesse diventare un punto sensibile per l’evolversi della situazione. E così è stato. Infatti, da lì a qualche istante, con un movimento repentino ed improvviso, la 19enne ha raggiunto l’accesso al balcone, seguita con altrettanta decisione dagli agenti che avevano già messo in conto un tentativo di suicidio (l’appartamento teatro dell’intervento si trova al quarto piano).
Ciò che non avevano e non avrebbero potuto prevedere è stata la forza sfoderata dalla ragazza, che ha tentato di divincolarsi dalla presa degli agenti a suon di calci, morsi e graffi e si è aggrappata alla ringhiera, nell’evidente intento di perseguire il proposito suicida. Nonostante la sua inaspettata forza e reattività, alla fine i poliziotti sono riusciti a impedirle il gesto e a limitarne la violenza. Infatti, gli agenti, consapevoli dell’estrema fragilità della ragazza, hanno tentato di contenerla, sulle prime infruttuosamente stante la sua reazione. Al termine dell’intervento, conclusosi col necessario l’ausilio di un’altra Volante, di personale del 118, della Polizia locale e dell’ASP, l’aspirante suicida è stata affidata alle cure dei sanitari, a cui anche i poliziotti hanno fatto ricorso per i colpi ricevuti: se la caveranno con alcuni giorni di prognosi.
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