Da due mesi il centro comunale di raccolta di Linguaglossa, da anni punto di riferimento per i cittadini, non è più funzionante. Una situazione che sta creando non pochi disagi sul territorio. A lanciare l’allarme sono i consiglieri comunali di minoranza Carmen Ferraro, Francesco Malfitana, Salvatore Malfitana e Francesca Vecchio. “L’isola ecologica è chiusa da mesi e non ne capiamo il motivo – spiega il capogruppo Salvatore Malfitana – È un servizio ottimo di cui i cittadini in questi anni hanno usufruito, un luogo nel comune di Linguaglossa dove poter portare quello che è difficile venga smaltito con la raccolta porta a porta. Questa abitudine negli ultimi mesi si è persa. Ciò comporterà – prosegue Malfitana – che i cittadini metteranno i rifiuti che prima portavano in quest’area dentro i sacchi dell’indifferenziata, facendo diminuire la percentuale di differenziata che, ottimamente, il Comune di Linguaglossa aveva raggiunto negli anni e che qualunque amministrazione, a prescindere dal colore politico, deve tenere alta affinché la città sia pulita. La pulizia dipende sia dal servizio della ditta sia dal comportamento dei cittadini. Se noi offriamo un servizio ai cittadini – conclude il consigliere – è chiaro che la città ne godrà”.
I consiglieri di minoranza si dicono sconcertati dalla mancata presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale che, nonostante l’evidente disagio per la cittadinanza, non avrebbe ancora preso seri provvedimenti nei confronti della ditta che ha in appalto il servizio. “Le ricadute sulla pulizia del territorio sono purtroppo sotto gli occhi di tutti – dichiara il consigliere comunale Francesco Malfitana – Dalla lettura della documentazione si evince solo tanta confusione. Di fatto il rup del comune, lo scorso 31 marzo, consegna alla nuova ditta il centro di raccolta, con tanto di progetto autorizzato. Improvvisamente la ditta afferma che il centro non è in regola e che vanno fatti alcuni interventi. La ditta, però, dimentica di dire che nel progetto migliorativo con cui ha vinto il bando di gara si era impegnata a fare quelle cose. Malgrado anche la Srr abbia detto che l’obbligo è della ditta, il risultato è che il centro di raccolta viene inspiegabilmente chiuso. Nel momento in cui la ditta non si attiva per implementarlo e migliorarlo, l’amministrazione comunale dovrebbe avviare un’azione nei confronti della ditta. Il problema, tra l’altro – prosegue il consigliere comunale – non riguarda solo il centro di raccolta comunale ma tanti altri servizi che non vengono espletati, come la pulizia dei cassonetti, le informazioni che deve dare, i sacchetti, la spazzatrice. Abbiamo denunciato anche l’uso di mezzi fatiscenti. Sono ormai tre mesi che la ditta opera e non lo fa bene”.
Ieri mattina, intanto, nel piazzale antistante al cimitero comunale è stato collocato, senza alcuna autorizzazione, un cassone per la raccolta della plastica. Dopo la denuncia dei consiglieri di minoranza, il cassone è stato rimosso. I consiglieri si dicono pronti a collaborare con l’amministrazione comunale per avviare tutti gli interventi necessari ad ottenere la riapertura della stazione ecologica. “Purtroppo, la confusione regna sovrana – prosegue Francesco Malfitana – Ne è prova quello che è successo ieri mattina nel piazzale del cimitero. Il nostro è un intervento costruttivo per cercare di capire come questo centro di raccolta può essere riaperto. Ho la sensazione che questo centro verrà scippato a Linguaglossa per poi realizzarlo in qualche comune limitrofo, come sta accadendo già oggi per il deposito dei mezzi. Siamo disponibili – conclude – a fare una commissione consiliare che si occupi sia del mantenimento del centro di raccolta sia degli adempimenti che la ditta deve fare, visto che le hanno consentito di vincere il bando di gara”.
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