E’ decisamente difficile quantificare l’enorme quantità di persone che ieri giorno di Ferragosto hanno scelto la Medievale Città di Randazzo per assistere anche alla singolare processione della “Vara”, grande carro votivo dedicato alla Madonna Assunta, tra le pochissime al mondo con personaggi viventi, nello specifico trentacinque bambini.
L’origine delle “vara” è antichissima. Di epoca medievale. Secondo alcune ricerche storiche la festa è legata all’istituzione della Fiera franca del 1476, autorizzata da Re Giovanni d’Aragona, che si svolgeva nei giorni prossimi e successivi al 15 agosto attorno alla chiesa di Santa Maria.
La “Vara di Randazzo” è un carro allegorico-trionfale, alto quasi 20 metri, ha una struttura piramidale poggiante su un carro, simile sia alla “Vara di Messina” che si è svolta anch’essa nel giorno di Ferragosto, sia alla “Varia di Palmi” che si svolge l’ultima domenica di agosto con cadenza pluriennale.
A primo acchito il fortissimo impatto emotivo della Vara di Randazzo è certamente determinato dalla presenza dei trentacinque bambini opportunamente addestrati e disposti, attraverso appositi alloggiamenti, su vari piani sovrapposti e ruotanti che si snodano su un asse centrale alto 18 metri. Per quanto questo possa costituire motivo di svariati e liberi commenti è opportuno sottolineare che tutto si svolge in massima e meticolosa sicurezza e stabilità.
Si rievoca una tradizione antica che fa parte della cultura popolare di Randazzo ma nessuno è cosi incosciente da mettere a rischio l’incolumità dei piccoli figuranti e del pubblico, hanno sottolineato tutti i responsabili dell’organizzazione della “Vara”, genitori, organizzatori, autorità civili e religiose intervistate durante la processione. La Machina votiva è trainata a mano da centinaia di ferventi devoti per mezzo di due gomene.
Per la sua intrinseca specificità, colori, struttura, impostazione, la “Vara di Randazzo” certamente è unica al Mondo, ma non è l’unica con figuranti viventi, fuori dall’Italia per esempio basta volgere l’attenzione nella vicina Spagna dove ogni anno a Tarragona, per le celebrazioni di Sant Magì si svolgono i cosiddetti “castels”, una tradizione che risale al 1712 con lo slancio verso il cielo delle famosi torri umane, una piramide che si prova a far crescere sempre più e che negli ultimi anni ha raggiunto i nove piani di persone l’una sopra all’altra.
La maestosa Vara di Randazzo svetta tra gli alti palazzi accompagnata da majorettes, sbandieratori, corteo medievale, e banda musicale. In mattinata i trentacinque bambini percorrono in anticipo tutto il percorso intonando una canzone siciliana dedicata alla Maria Assunta. Una bambina con il costume di San Michele Arcangelo guida il gruppo per le vie del centro storico prima di raggiungere la parte centrale della Vara, esattamente quello costituito da due facce a rappresentare il Sole, la Luna, e per estensione le stelle, i pianeti, gli astri. Con San Michele Arcangelo da una parte, e sul lato opposto, Cristo e la Madonna. Sui bordi gerarchie di angeli e gli immancabili specchietti riflettenti.
Tra le curiosità durante il passaggio dai balconi delle case vi è il lancio di caramelle e dolcetti verso la vara e quindi i piccoli figuranti.
Il servizio, le interviste, riprese da terra e da drone, sono state curate da Michele Isgrò. Nei prossimi giorni sarà trasmesso dalle reti televisive di OndaTV sul canale 75 e poi pubblicato sui maggiori social network collegati alla pagina di “Bella Sicilia” con un volume di oltre un milione e mezzo di followers che interagiscono da tutto il Mondo.
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