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La studentessa dell’Università di Catania Flavia Bruselles vince la borsa di studio “Amazon Women in Innovation”

Ad affascinare Flavia, lo studio e la progettazione in team, un aspetto che spera di ritrovare anche in futuro in ambito lavorativo

È Flavia Bruselles, studentessa del corso di Laurea in Ingegneria Informatica all’Università di Catania, la vincitrice della sesta edizione di “Amazon Women in Innovation”, la borsa di studio promossa e finanziata da Amazon per aiutare le giovani studentesse di discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) a inserirsi nel settore dell’economia digitale, dell’innovazione e della tecnologia.

La giovane meritevole – insieme alle vincitrici degli altri sei Atenei italiani coinvolti nell’iniziativa di Amazon – usufruirà di un finanziamento di €6.000 per l’anno accademico 2023/24, con possibilità di rinnovo nei successivi due anni, assieme all’opportunità di disporre di una mentor Amazon, una manager dell’azienda con cui confrontarsi per sviluppare competenze utili per il proprio futuro percorso professionale: dalle tecniche per creare un curriculum efficace, ai consigli per affrontare un colloquio di lavoro.

Flavia Bruselles ha 20 anni; da Caltagirone è tornata quest’anno a Catania, sua città natale, per frequentare il primo anno di Ingegneria Informatica. Quando le si domanda del suo interesse per le discipline STEM, risponde che la curiosità è un’attitudine che ha ereditato da suo padre, come la passione per la programmazione di software. “Niente a che vedere realmente con il suo lavoro. Papà è un ceramista, eppure, se dovessi pensare a un esempio che mi ha motivato a intraprendere questo percorso di studi, farei proprio il suo nome, che negli anni è sempre riuscito a ricavarsi tempo ed energie per questo hobby.” Biochimica, fisica e informatica sono le materie preferite di Flavia. “Concluso il liceo scientifico sapevo di volermi rivolgere al mondo delle STEM, ma non avevo ancora identificato il percorso più giusto per me. È stata una mia amica ad aiutarmi nella scelta: suo fratello frequentava già ingegneria e i suoi racconti sono stati uno stimolo sia per me, sia per lei. Abbiamo iniziato questo percorso insieme, supportandoci a vicenda”. Per Flavia, ingegneria è una disciplina in continua evoluzione: già interessata al machine learning, resta comunque aperta alla possibilità che “il suo lavoro del futuro non sia ancora stato creato”. La domanda per ottenere la borsa di studio Amazon Women in Innovation l’ha fatta assieme alle sue colleghe di università: “in classe siamo solo poche ragazze. Tutte l’abbiamo colta subito come un’opportunità e la vittoria è stata inaspettata, ancora surreale. D’accordo con i miei genitori, utilizzerò il finanziamento per aiutarli con le spese da fuorisede, e mi informerò sulla possibilità di frequentare corsi avanzati di inglese”.

Ad affascinare Flavia, lo studio e la progettazione in team, un aspetto che spera di ritrovare anche in futuro in ambito lavorativo: “i lavori di gruppo premiamo la diversità. Ciascuno con il proprio modo di pensare e il proprio percorso. È un esercizio e un momento di crescita per tutti”.

Tra i colleghi in facoltà, solo poche le ragazze: “Eppure sono sicura che se si organizzassero maggiori incontri con donne impiegate in settori scientifici, la situazione sarebbe differente. Credo che molto spesso le ragazze siano restie a scegliere percorsi di studi STEM perché banalmente non conoscono concretamente le opportunità di lavoro che offrono. Anche per questo ho fatto domanda per la borsa di studio Amazon Women In Innovation, per la possibilità di confrontarmi con una mentor”.


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