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La gronda viaria di Riposto sarà realtà, presentato il progetto in piazza San Pietro

I lavori sono stati appaltati nelle scorse settimane da Invitalia e la posa della prima pietra è in programma per la fine di maggio

La gronda viaria che collega il porto di Riposto con lo svincolo A18 di Giarre è realtà. Per la realizzazione dell’asse stradale sono stati impegnati 14 milioni 124.500 euro. I lavori sono stati appaltati nelle scorse settimane da Invitalia e la posa della prima pietra è in programma per la fine di maggio.

Dopo 60 anni di attese, di progetti da impreziosire, varianti per poi ottenere valenze in tema di protezione civile, sotto il profilo ambientale, la strada si farà. Nella cornice di piazza San Pietro, alla presenza dei tecnici progettisti, dei sindaci di Giarre, Mascali, Fiumefreddo, il progetto è stato presentato alla città in quello che a ragione è stato definito un evento.

Sul palco il sindaco Enzo Caragliano che ha ringraziato chi, a vario titolo, nel corso degli ultimi 10 anni, ha contribuito a rendere finalmente concreto l’appalto. Il primo cittadino si è soffermato sull’importanza strategica che riveste la strada,  attraverso la quale – ha detto – i flussi veicolari vengono convogliati in una arteria primaria e strategica che permetterà di raggiungere nello spazio di pochi minuto la rete autostradale. La strada oltretutto rappresenta una straordinaria occasione di crescita sociale, produttiva con ricadute sul comparto turistico ricettivo.

L’opera, oltre a valorizzare il territorio, consentirà di mitigare concretamente i rischi derivanti dall’attuale situazione di attenzione idrogeologica, essendo, nel contempo una strategica via di fuga. Ma, come ha spiegato il Rup, l’ing.Orazio Di Maria la realizzazione della strada consentirà di eliminare varie criticità idrauliche laddove il dissesto idrogeologico è maggiormente concentrato.

I progettisti della sontuosa opera pubblica, l’ing.Marco Leone e l’arch.Patrizia Spicuzza, attraverso slide e immagini proiettate su un grande schermo, hanno illustrato il piano progettuale originariamente concepito dall’ing.Lorenzo Leone: il suo impatto sul territorio, le sue molteplici valenze e l’incidenza anche sul piano economico e produttivo. OItre ai benefici in tema di mobilità non solo per Riposto ma anche per i Comuni viciniori.

Un asse viario strategico che si snoda su un tracciato di circa 3,7 km, collegando il lungomare di Torre Archirafi (via Salvatore Patti) con la Statale 114, all’ingresso sud di Giarre. Un tracciato impegnativo, per la presenza dei numerosi elementi di vincolo sia planimetrici che altimetrici esistenti lungo il percorso, evidenziati dal rilievo topografico di dettaglio, come l’attraversamento in sottopasso del ponte delle Ferrovie dello Stato in corrispondenza del quartiere di Altarello-Cozze, gli incroci con le due strade provinciali Sp 117/21 e la Sp. 2/ I e II, nonché l’innesto, attraverso il primo tratto di progetto con la strada urbana esistente di collegamento alla SS.114, e il raccordo con le viabilità distributive esistenti nella zona.

Durante la fase progettuale – ha rimarcato l’0ing.Marco Leone – si sono resi necessari molteplici studi e vari approfondimenti anche di natura idrogeologica per la verifica delle scelte progettuali oltre che per garantire la stabilità del ponte, coinvolgendo quindi diversi enti nel rilascio delle successive autorizzazioni. Apprezzamenti sono arrivati anche dai sindaci del territorio che hanno rimarcato la caparbietà del sindaco Caragliano che ha seguito da vicino il complesso iter procedurale, portando a casa il risultato immaginato per decenni: la realizzazione concreta dell’opera.


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