Si era reso irreperibile dallo scorso novembre, ovvero da quando il Tribunale di Catania aveva emesso un ordine di carcerazione nei suoi confronti, poiché arrestato mentre spacciava in una “piazza di spaccio” di via Capo Passero.
Durante il blitz delle Forze dell’Ordine, il 26enne era stato trovato in possesso di una busta di plastica contenente diversi involucri di cocaina e marijuana, pronti per la vendita al dettaglio ed inoltre durante la fuga, aveva tentato di disfarsi di un’altra busta contenente involucri di cocaina crack ed una radio ricetrasmittente, di quelle utilizzate dai pusher per gestire le “piazze di spaccio”.
Subito dopo l’arresto, il pusher era stato collocato agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, ma la mattina dell’udienza, quando gli operanti si sono recati a casa per tradurlo nell’aula di Tribunale al cospetto del Giudice, il 26enne non si è fatto trovare rendendosi di fatto irreperibile. Da quel momento del giovane non si è avuta più nessuna traccia. All’esito dell’udienza di convalida, celebrata in sua assenza, il Giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo, forti di una approfondita conoscenza del territorio, a seguito di una complessa attività info investigativa, hanno chiuso il cerchio ed hanno individuato il catturando la scorsa mattina, all’interno di un appartamento al 5° piano di via Porta di Ferro nel quartiere Civita, dove il 26enne stava eseguendo dei lavori di muratura nell’abitazione del padre.
I militari dell’Arma lo hanno stanato a seguito di alcuni servizi di osservazione, durante i quali hanno monitorato i movimenti del pusher, e una volta avuta la certezza della sua presenza in quell’appartamento è scattato il blitz. Quando i militari hanno fatto irruzione nell’immobile, il 26enne era intento a verniciare una parete quindi, bloccato e messo subito in sicurezza non ha avuto il tempo di reagire ne di tentare la fuga.
A carico dell’uomo è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere disposta con provvedimento emesso dal Tribunale lo scorso novembre, motivo per cui è stato ristretto presso la casa circondariale di Piazza Lanza.
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