In attesa che la giustizia faccia luce sul caso Interporto apertosi grazie alle coraggiose denunce di Filt Cgil Sicilia e Filt Cgil Catania, la Camera del lavoro etnea “augura agli inquirenti buon lavoro, auspicando tempi rapidi ed esiti chiari sulla vicenda che vede in stato di arresto il presidente della società e indagati due assessori regionali”. Ma il sindacato chiede anche una “dimostrazione di consapevolezza alle forze sane della città”.
Il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, ha dedicato al tema della mobilità passaggi centrali della sua relazione programmatica presentata nel corso del congresso provinciale che lo ha visto riconfermato al vertice del sindacato pochi giorni fa.
In particolare, De Caudo aveva segnalato che “l’intermodalità tra Interporto, Porto e Aeroporto appare lontana”.
“E oggi ci sembra persino inarrivabile. Eppure la mobilità è uno dei temi chiave per la ripresa di Catania. Non possiamo cadere nella rassegnazione – dice De Caudo – e pensare che sia tutto normale. È bene che i cittadini chiedano rispetto e attenzione, nonché tempi brevi per la soluzione di tutte le delicate questioni in sospeso. Catania è senza sindaco e senza giunta, fa i conti con un procedimento di revoca in corso per un commissario straordinario che non avrebbe i titoli per svolgere il ruolo, ha pure la Camera di commercio commissariata e ora vede sgretolare un altro pezzo di potere, quello della società “Interporti Siciliani”, azienda a totale partecipazione pubblica. Non è saggio rimanere disuniti, rinchiusi ciascuno nelle proprie stanze e rimuginare quanto sta accadendo. Bisogna comprendere il da farsi in tempi brevissimi. Le associazioni e le forze sociali della città possiedono più risorse di quello che appare. È ora di agire uniti”.
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