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Infermiere assassino a Catania: “ero frustrato per gli spostamenti di reparto”

L'uomo è accusato di avere somministrato dei farmaci, delle benzodiazepine, specificatamente Midazolan e Diazepan, a due donne che si trovavano ricoverate in ospedale approfittando del turno di notte allo scopo di provocarne il decesso

Si sentiva frustrato per via dei tanti spostamenti da un reparto all’altro dell’ospedale; nell’ultimo suo incarico quello di infermiere professionale a medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza del Cannizzaro di Catania ha somministrato sostanze venefiche a due donne provocando la morte. Senza un perché, per una sorta di rivalsa in quanto riteneva quei trasferimenti una “regressione professionale”. È stato arrestato e rinchiuso in carcere su provvedimento del gip Vincenzo Villani Conti 50 anni, cavaliere ufficiale all’Ordine merito di Savoia, con un profilo Facebook con tanto di foto assieme a Emanuele Filiberto di Savoia.

L’uomo è accusato di avere somministrato dei farmaci, delle benzodiazepine, specificatamente Midazolan e Diazepan, a due donne che si trovavano ricoverate in ospedale approfittando del turno di notte allo scopo di provocarne il decesso. È stata quella che il gip Montoneri sottolinea come “contingenza” a fare scattare l’inchiesta dopo che Villani aveva più volte fatto ricorso ai psicologi del Cannizzaro ai quali ha manifestato le sue “strane” valutazioni sui suoi trasferimenti. Da qui è scattata l’indagine con la riesumazione delle salme delle due donne morte il 2 dicembre del 2020 e il 16 gennaio del 2021.

Dagli esami tossicologi sono emerse tracce delle benzodiazepine che di fatto hanno provocato il decesso per effetti tossici dell’apparato respiratorio. Proprio dalle cartelle cliniche delle due donne emergevano le controindicazioni all’utilizzo di quei farmaci, le cui tracce invece erano state riscontrare e dunque presenti nei cadaveri delle due donne. Il quadro indiziario raccolto, dopo lunghe e complesse indagini condotte dagli agenti della sezione della Squadra mobile catanese, è stato condiviso dal sostituto procuratore Alessandra Russo e dall’aggiunto Fabio Scavone che hanno chiesto e ottenuto dal gip Stefano Montoneri la misura cautelare in carcere nei confronti dell’infermiere professionale. Vincenzo Villani Conti che è originario di Reggio Calabria, è stato rinchiuso nella casa circondariale di Catania. Nei prossimi giorni l’interrogatorio di garanzia.


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