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Incontro tra amministrazione e lavoratori di Scmc per presentare i futuri investimenti

L’incontro è stato voluto dal sindaco Trantino affinché cambiasse l’immagine di un passato della vecchia azienda Pubbliservizi, che in questa ristrutturazione deve essere presto dimenticata da tutti, per ridare la giusta dignità a ciascun lavoratore, stipendi certi e coerenti con i servizi espletati e buste paga trasparenti e con data certa

Ad una anno dalla costituzione dell’Azienda speciale SCMC, molti degli oltre 300 lavoratori hanno aderito all’invito a partecipare nella sede della Città metropolitana ad un incontro/confronto presieduto dell’avvocato Ivan Albo, delegato dal sindaco metropolitano Enrico Trantino.

Per l’occasione erano anche presenti – oltre al segretario generale Mario Trombetta ed ai dirigenti dell’Ente (Francesco Schillirò e Francesco Nicosia) – Maria Trezza Montana e l’avvocato Mario Balsamo, rispettivamente direttore generale ed amministratore unico della SCMC, società che gestisce per conto della Città metropolitana – socio unico dell’azienda – fondamentali servizi quali la pulizia, la sorveglianza, la manutenzione delle strade e del verde, l’edilizia scolastica, la gestione dei musei. L’incontro è stato voluto dal sindaco Trantino affinché cambiasse l’immagine di un passato, sempre più remoto della vecchia azienda Pubbliservizi, che in questa ristrutturazione deve essere presto dimenticata da tutti, per ridare la giusta dignità a ciascun lavoratore, stipendi certi e coerenti con i servizi espletati e buste paga trasparenti e con data certa.

“Abbiamo avuto un lungo e interessante incontro coi laboratori perché non vi fossero dubbi sugli investimenti in corso e sul cambio di passo che intendiamo imprimere alla loro azienda così da produrre salari più alti e maggiori appalti – così Ivan Albo, consulente del sindaco metropolitano Trantino che ha presieduto l’incontro in assenza del primo cittadino per sopravvenuti impegni istituzionali – sento forte la responsabilità del presente e del futuro della SCMC, azienda nata un anno fa con un retaggio complesso, derivante dalla Pubbliservizi della quale non è certo una filiazione giacché la SCMC rispetto alla Pubbliservizi ha girato totalmente pagina; questo significa che SCMC , che non è una società partecipata, deve stare nel mercato e fatturare per migliorare il proprio destino e quello dei lavoratori. Dobbiamo tutti noi impegnarci affinché questa azienda speciale produca e fatturi. Sono certo che vi sono margini per qualificare le risorse umane. Alcuni lavoratori, nel corso della loro carriera, lo hanno fatto provvedendo con dignità e coerenza; li ringrazio per questa loro volontà di dare il massimo”.

l lavoratori, da parte loro, hanno chiesto la puntualità delle retribuzioni, maggiore chiarezza in busta paga (a causa delle decurtazioni alle finanziarie), l’aumento di stipendio e premialità. Le loro richieste sono state prese in considerazione dalla dottoressa Trezza Montana e dall’avv. Balsamo, i quali, carte alla mano, hanno tracciato il positivo bilancio del primo anno della SCMC, società che ha raggiunto il pareggio tra spese e incassi e, anzi, questi ultimi sopravanzano i primi. “Certamente, molto resta da fare: innanzi tutto occorre contrastare l’assenteismo e poi – hanno aggiunto Trezza e Balsamo – nell’azienda si darà soprattutto spazio ai più giovani mentre per i più anziani si andrà verso forme di prepensionamento”.


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