La sesta vittima sul lavoro a Catania dall’inizio dell’anno è Giacomo Falzone Ingargiola, 41 anni, originario di Mazara del Vallo (TP), che ha perso la vita ieri pomeriggio ad Aci Platani.
La Cgil e la Fillea Cgil di Catania, insieme alla Fillea di Trapani, rispettivamente per bocca dei segretari generali Carmelo De Caudo, Vincenzo Cubito e Gaspare Giaramita, dichiarano: “Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente che è costata la vita a questo lavoratore, né con quale contratto era stato inquadrato. Sappiamo invece che ancora una volta si tratta di un operaio edile a rientrare nell’ elenco delle “morti bianche” della nostra Isola. Nello stringerci attorno alla famiglia di Falzone, consapevoli di quanto grave sia una scomparsa tragica e improvvisa come quella accaduta ad Aci Platani, non ci stanchiamo di ripetere quello in cui crediamo: è veramente possibile evitare le morti sul lavoro, anche quando queste sembrano essere dettate solo dal destino. Abbiamo tante norme che tutelano la sicurezza di chi lavora nei cantieri a vario titolo, ma non vengono del tutto applicate, e qualche volta non vengono mai seguite. Dal 1° ottobre 2024, per esempio, possedere la patente a punti per i cantieri temporanei o mobili, è diventato un obbligo e un requisito imprescindibile per poter operare, ma ancora non si registrano gli effetti di questo nuovo strumento. Maggiori controlli, maggiore informazione e formazione per i lavoratori, maggiore cura: sono questi gli aspetti essenziali affinché non ci siano più incidenti mortali mentre ci si guadagna onestamente lo stipendio per vivere”.
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