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Il violoncellista Pjeter Guralumi porta la musica albanese contemporanea al Festival InterSezioni

Sul palcoscenico del Cut - Centro Universitario Teatrale di Catania venerdì 12 maggio alle ore 20.30 saranno protagonisti di “Albanian Premiere” il violoncellista Pjeter Guralumi e il pianista Shkelzen Baftiari, figure di spicco dell'ambiente musicale di Tirana

Saranno due figure di spicco della musica albanese le protagoniste del prossimo appuntamento di  InterSezioni, il festival catanese dedicato alla musica contemporanea nato dalla collaborazione tra il violoncellista Giovanni Sollima, che ne ha assunto la direzione artistica, e il compositore Giovanni Ferrauto, direttore artistico della Camerata Polifonica Siciliana. Sul palcoscenico del Cut – Centro Universitario Teatrale di Catania venerdì 12 maggio alle ore 20.30 saranno protagonisti di “Albanian Premiere” il violoncellista Pjeter Guralumi e il pianista Shkelzen Baftiari, figure di spicco dell’ambiente musicale di Tirana.

«Il programma del concerto segue la linea di pensiero del Festival Intersezioni – dice Pjeter Guralumi – e vuole proporre al pubblico catanese la musica dei compositori albanesi, parte di una musica europea con certe caratteristiche melodiche ed armoniche, molto spesso intrecciata alla musica delle tradizioni mediterranee. Il concept di “Intersezioni” ci ha offerto l’opportunità di strutturare il concerto anche con composizioni della “giovane” scuola albanese, tutti autori del ventesimo secolo».

“Albanian Premiere” proporrà brani di Cesk Zadeja (1927-1997) e Tonin Harapi (1926-1992), due compositori della città di Shkodra (Scuttari), “culla” della cultura albanese, e altri degli autori Rauf Dhomi (nato a Gjakova, in Kosovo, nel 1945) e Vasil S. Tole (compositore originario di Përmet, nel sud dell’Albania, classe 1963) a completamento del repertorio dedicato alla musica albanese.

La sonata in due movimenti per violino e pianoforte di Cesk Zadeja, trascritta per violoncello, è una  tipica “narrazione” musicale albanese, ma con uno stile molto raffinato che richiama ad alcune armonie jazz, nel primo movimento.  Zadeja si è distinto per il suo orientamento verso un linguaggio che ha mantenuto una misurata e fresca sonorità degli elementi della musica albanese, sia quella derivata dalla tradizione che dall’uso della scala pentatonica.
Di Tonin Harapi, considerato il compositore albanese più orientato alla lirica e alla musica per pianoforte, saranno proposti tre pezzi originali per violoncello e pianoforte: celebri elaborazioni della musica popolare albanese che, oltre a dimostrare il talento del compositore, mettono in luce anche il suo desiderio di poter dare nuova vita ai motivi delle canzoni popolari albanesi.

Di Rauf Dhomi, compositore e direttore di coro, sarà proposto il Rondò per Violoncello e pianoforte, una composizione di così grande successo che è stata  trascritta anche per altri strumenti quali violino, viola, contrabbasso, fagotto e trombone, pianoforte e persino per orchestra sinfonica.
Infine Tole è tra i primi compositori albanesi ad abbracciare la musica sperimentale seguendo modelli derivanti dalle scuole di composizione europee del secondo dopo guerra: la sua Hoax per violoncello solo, scritta appositamente per Pjeter Guralumi, è stata eseguita per la prima volta nel 1999.

«In questo concerto il Mare Mediterraneo, quale concetto di coesistenza tra ritmi, sonorità e armonie musicali – conclude Pjeter Guralumi  –  in cui si intersecano culture, tradizioni e patrimoni dalla penisola iberica a quella balcanica, trova approdo nel suo cuore, in questo gioiello che è la Sicilia».

Pjetër Guralumi. Violoncellista albanese classe 1966, appartiene ad una famiglia di tradizione musicale, tanto che ha ricevuto le prime lezioni di violoncello dal padre Mateo Guralumi. Ha studiato presso la Scuola Artistica “Jordan Misja” nella classe di Gjovalin Lazri (1980 – 1984) e poi all’Istituto Superiore delle Arti (l’attuale Università delle Arti) di Tirana nella classe di Gjergj Antoniu. Pjetër Guralumi ha continuato il suo perfezionamento con Valentin Erben, all’Università di Musica di Vienna, e si è specializzato nelle più famose classi di violoncello d’Europa: all’Accademia “Alessandro Rolla” di Pavia con Enrico Dindo (1999), alla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale “Fondazione Romano Romanini” di Brescia con Mario Brunello (2000-2001) e ancora con Enrico Dindo all’Accademia Musicale Pescarese (2005). Attivo nella pedagogia del violoncello e della musica da camera, dal 1990 è docente presso l’Università delle Arti di Tirana.

Shkëlzen Baftiari. Laureato in pianoforte presso la Facoltà di Arte Musicale dell’Università “S. Cirillo e Metodio” di Skopje, nella classe del Professor Boris Romanov, ha completato gli studi con Simon Trpčeski. Vincitore di numerosi premi, nel 2014 ha ricevuto il riconoscimento dal comune di Tetova per i suoi successi nel campo della  cultura, mentre nel 2016 ha vinto il premio “Formica d’oro” per i suoi successi nel campo della  musica classica. Attualmente è docente di pianoforte all’Università di Tetovo, alla Scuola di Musica di Tetovo e, in qualità di professore associato, anche alla Facoltà di musica di Skopje.

Il programma del festival InterSezioni prosegue Giovedì 18 maggio al Teatro Sangiorgi con “Giovanni Sollima & Cello Orchestra”.  Il festival InterSezioni riserva a tutti gli studenti l’ingresso a prezzo ridotto e agli studenti dell’Università di Catania e del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania biglietti speciali di 2 euro (limitatamente a n. 30 posti per i concerti in programma al  Cut – Centro Universitario Teatrale, previa prenotazione a cps@cpsmusic.it).


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