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Il Rotary Catania Ovest incontra UniCT

Dapprima, con la sapiente guida della professoressa Marina Paino, Direttore del Dipartimento, si è svolta una visita privata delle stanze che furono abitate dell’abate, riccamente affrescate con motivi classicheggianti

Il Rotary Club di Catania Ovest, il cui presidente per l’anno corrente è l’Ingegnere Gaetano Pirrone, ha trascorso una piacevole serata al Monastero dei Benedettini di Catania, patrimonio mondiale dell’Unesco e sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania.

Dapprima, con la sapiente guida della professoressa Marina Paino, Direttore del Dipartimento, si è svolta una visita privata delle stanze che furono abitate dell’abate, riccamente affrescate con motivi classicheggianti.

Al Coro di Notte il Magnifico Rettore dell’Università di Catania, Prof. Francesco Priolo, Socio fondatore e onorario del Rotary Catania Ovest, ha tenuto la relazione dal titolo: “L’Università di Catania e il suo territorio: criticità, sfide e responsabilità sociale”. Dopo l’introduzione della professoressa Paino, il Rettore ha parlato dei diversi primati dell’Università di Catania, del trend in continua crescita (+20% le immatricolazioni nell’ultimo anno) ed ha anche sottolineato la dimensione internazionale dell’ateneo catanese.

“Abbiamo – ha detto il professore Francesco Priolo – diversi corsi di studio in lingua inglese, ma ne stiamo attivando ancora di più, così come, tramite specifiche misure di edilizia universitaria, stiamo accrescendo la disponibilità di aule e laboratori, attraverso il recupero e la ristrutturazione di edifici storici e di strutture preesistenti, e stiamo realizzando nuovi posti letto”.

Nel corso del dibattito che è seguito si è discusso della fuga di molti giovani catanesi verso altri atenei al Centro-Nord e all’estero. Il Presidente del Rotary Catania Ovest, Gaetano Pirrone, ha concluso affermando che “se da una parte è vero che in alcuni settori vi è un evidente gap rispetto ad altri contesti geografici in termini di sbocchi professionali, sono convinto che sull’esodo dei nostri figli ci sia una rilevante componente di esterofilia ingiustificata”. Ed ha apprezzato la consapevolezza che il nostro ateneo sembra mostrare sull’argomento avendo scelto, anche per contrastare questa tendenza, lo slogan “Ovunque da qui”.


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