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I Comuni potranno presentare richieste di finanziamento per interventi di messa in sicurezza

Il deputato del M5S Eugenio Saitta che ha preannunciato l’invio di una comunicazione ai sindaci degli enti locali della provincia di Catania

I Comuni potranno presentare richieste di finanziamento per interventi di messa in sicurezza attingendo a un finanziamento complessivo di 450 milioni di euro. A darne notizia è il deputato del M5S Eugenio Saitta che ha preannunciato l’invio di una comunicazione ai sindaci degli enti locali della provincia di Catania, quest’ultima duramente sferzata dagli incendi della scorsa estate e dalle recenti alluvioni. “I contributi ai Comuni relativi al 2022 per la messa in sicurezza delle infrastrutture e per gli interventi contro il dissesto idrogeologico sono finalmente disponibili, grazie all’apposito decreto del Ministero dell’Interno, pubblicato oggi sul sito ufficiale del Viminale”, dice Saitta.

“Si tratta di un obiettivo reso possibile grazie al lavoro fatto dal governo presieduto da Giuseppe Conte – aggiunge – e all’impegno del nostro sottosegretario Carlo Sibilia: uno stanziamento di 450 milioni di euro per i Comuni che potranno usufruire del contributo per la messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti, contro il rischio idrogeologico e per l’efficientamento energetico degli edifici. Le richieste di contributo da parte dei Comuni dovranno essere inviate tramite la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento entro le ore 23:59 del 15 febbraio 2022. Ciascun ente può presentare richiesta di contributo per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e non può chiedere contributi di importo superiore al limite massimo di 1.000.000 di euro per i comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti, di 2.500.000 di euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti e di 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti. Il lavoro di squadra del MoVimento 5 Stelle produce un altro risultato concreto a beneficio dei territori e delle comunità” conclude Saitta.


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