Si muovevano per la città in motorino, come due comuni rider di consegne a domicilio, con tanto di borsa termica in spalla, i due ragazzi di 28 e 27 anni, di origini colombiane, che, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante per “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”.
L’ingegnoso travestimento, però, non è bastato ai due per sfuggire al controllo degli investigatori che, da qualche giorno, avevano cominciato un’attività info-investigativa proprio per intercettare i pusher che stavano adottando questa nuova modalità di “spaccio a domicilio”.
Al riguardo, erano circa le 20:00 quando i militari dell’Arma, intenti a battere le zone del centro storico con servizi di appostamento in modalità “discreta”, hanno scorto i due che si aggiravano, a bordo di uno scooter SH, nei pressi del Castello Ursino e, quindi, hanno deciso di seguirli. Giunti nei pressi di via Transito, i due giovani si sono fermati dinanzi ad uno stabile, e, mentre il 28enne è entrato nel palazzo, il complice è rimasto in strada ad attenderlo. A quel punto, la pattuglia ha deciso di intervenire per sottoporre il 27enne – che evidentemente stava facendo da “palo”- ad un controllo, ma lui ha cercato di evitarlo, raccontando che aveva nello zaino una pizza da consegnare urgentemente. Peccato, però, che, aperta la borsa termica, i Carabinieri non vi abbiano trovato alcuna pizza e nemmeno il profumo del celebre impasto di farina, acqua e lievito, a dimostrazione che quel contenitore non era mai stato utilizzato per trasportare alimenti. Immediata è scattata la perquisizione, durante la quale gli investigatori hanno recuperato, nella tasca della sua giacca, una dose di marijuana.
Nel mentre, il 28enne è uscito dall’androne condominiale e, vedendo la pattuglia che aveva fermato il suo amico, si è subito giustificando raccontando di essere andato a far visita a sua zia. Nemmeno questa versione dei fatti, però, ha fatto desistere i Carabinieri dal perquisirlo e, dalla tasca del suo giubbino, sono state recuperate 4 dosi di marijuana del peso di 5 grammi e una dose di cocaina da mezzo grammo mentre, nei jeans, il pusher aveva nascosto 25,00€, probabilmente appena ricevuti da un cliente. Difatti, dopo alcuni minuti, da quella casa è uscita la donna che aveva ordinato la droga a domicilio, la quale ha smentito di essere la zia del pusher, ammettendo invece di aver ricevuto la dose ordinata.
I due spacciatori in modalità “taxi driver” sono stati, perciò, arrestati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, mentre la droga è stata sequestrata.
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