Ha attraversato il red carpet della Festa del Cinema di Roma fasciata in un lungo abito rosso, Guia Jelo, tra gli interpreti dell’ultimo film di Michele Placido, ‘L’ombra di Caravaggio’. Tra i protagonisti della pellicola, Riccardo Scamarcio, Micaela Ramazzotti, Louis Garrel, Alessando Haber, Isabelle Huppert e lo stesso Michele Placido. “Io lo chiamo così, il viale dei tappeti rossi – commenta sorridendo Guia Jelo -. Vado da un tappeto rosso ad un altro, con l’emozione e la gioia di una bambina, con l’abito più bello, curando la mia immagine. Allora mi domando: mi sono reincarnata che adesso a quest’età, in questi vertici della mia carriera, ho tutti questi tappeti rossi?”.
Lunga e proficua la collaborazione tra il regista pugliese e l’attrice etnea. “Ho conosciuto Michele Placido durante le riprese del primo film della mia vita, ‘Corleone’, di Pasquale Squitieri. Era il 1977, sono 45 anni che non mi molla mai col cuore. Non mi è mai capitato mai e non pensavo mi potesse mai capitare di provare soddisfazione nell’interpretare un ruolo così piccolo, ma prezioso perché è sempre una piccola pietra di questo grande gioiello che costruisco insieme a Michele Placido, con cui conto di fare altri progetti in cantiere, ma soprattutto di mantenere un amore puro e profondo. Quello che mi ha attratta, oltre al mio amato Michele e al prestigio di questo film, sono stati altri due fattori: intanto lavorare per Federica Vincenzi e la Golden Art Production e poi, scusate se è poco, sono l’immagine, nella serva Anselma, con cinque ore di trucco (matri chi sugnu laria!) – conclude Guia Jelo, ridendo – di un quadro di Caravaggio”.
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