Sabato 16 settembre presso l’anfiteatro “Turi Ferro” sito all’interno del parco comunale “P. Borsellino” di via Roma a Gravina si è svolta la manifestazione “Gravina: porta della Città metropolitana di Catania”, organizzata dal magazine “Paesi Etnei Oggi”, edito da Andrea Pitrolino, dal Comune di Gravina e grazie anche al patrocinio dell’ A.R.S., dal centro commerciale “Katanè”, “Archigen”, “Vivai Etna” e dalla Pro loco gravinese.
Inizialmente programmata per giovedì 7 ma poi rinviata per via delle condizioni atmosferiche avverse la kermesse, presentata da Ruggero Sardo, ha puntato i riflettori su due fasi di uno stesso progetto:
1) rispolverare, grazie agli studi del prof. Antonio Aiello, l’identità di una comunità ripercorrendone storia, personaggi, fatti e tradizioni;
2) dare forza al progetto lanciato da “Paesi Etnei Oggi” di fondare la narrazione di Gravina quale porta della Città metropolitana di Catania.
Una scommessa che il sindaco di Gravina, Massimiliano Giammusso, ha da subito raccolto istituzionalizzandola con una segnaletica ad hoc.
Un viaggio, quindi, fra passato, presente e futuro che ha visto l’intervento di Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina di Catania; Andrea Messina, assessore regionale alle Autonomie locali ed alla Funzione pubblica; Giacomo Bellavia, presidente A.M.T.S.; Fernando Massimo Adonia, direttore di “Paesi Etnei Oggi”; Luca Ciliberti, giornalista di “Antenna Sicilia”; Francesco Lamiani, giornalista; Antonio Aiello, docente, storico e giornalista.
Nel corso della serata sono state, altresì, premiate personalità che hanno contribuito in diverso modo allo sviluppo del territorio nel campo delle professioni, arti, economia e volontariato: dalla “Misericordia” alla casa di cura “Musumeci – Gecas”, dalla cta “Helios” al giornalista Salvo Fleres, dal maestro di pozzo Giuseppe Spampinato allo scultore Vito Guardo e all’ispettore di Polizia penitenziaria Luigi Bodenza (premio alla memoria) assassinato nel 1994.
Non sono nemmeno mancati cenni sui quartieri di San Paolo e Fasano, da tempo diventati ad alta densità abitativa, al fine di superare l’antica dicotomia centro/periferia e di fondare una consapevolezza rinnovata: quella, cioè, che vede nella metropoli la nuova dimensione in grado di far sviluppare le potenzialità di una terra già di suo bellissima.
Sul palco si è altresì assistito alla sfilata di moda degli abiti realizzati dalla fashion designer gravinese Angela Lipomi.
Ciliegina dell’evento è stato poi l’ospite della serata Gino Astorina, uno dei maggiori esponenti della comicità in salsa etnea.
“Una serata – commenta il primo cittadino gravinese Massimiliano Giammusso – che ha acceso i riflettori sulla città di Gravina attraverso un excursus storico che dalle sue origini ci ha fatti arrivare ai giorni nostri ripercorrendo la vita della nostra comunità sotto molteplici aspetti: storici, intanto, ma anche economici, artistici, politici, culturali in genere e che servono per ciò stesso a cementare l’identità di una collettività”.
Per il vicesindaco con delega alla Cultura Claudio Nicolosi si è trattato di “un importante momento che è servito a far meglio conoscere la storia passata e presente di Gravina oltre che tributare i meritati riconoscimenti a quanti si sono spesi e continuano a farlo per questo territorio”.
L’assessore allo Spettacolo, Filippo Riela, dichiara dal canto suo: “Un enorme grazie va sicuramente rivolto all’editore e al direttore responsabile dello storico mensile “Paesi Etnei Oggi”, che ha fra l’altro proprio a Gravina da sempre la sua sede, per aver ideato questa serata che, ne siamo sicuri, richiamerà tanti gravinesi che vorranno sicuramente saperne di più sulla loro località di residenza e che speriamo possa essere ripetuta in futuro”.
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