Erano in tanti, anche fuori Gravina, a conoscerla non solo per la sua grande cultura che la portava ad essere una frequentatrice assidua delle biblioteche, intanto, e più in generale dei diversi eventi culturali che il territorio etneo offre, ma prima ancora per il suo enorme impegno nel sociale per l’ambiente e la cultura in genere ed il significato più nobile da lei conferito al termine Amicizia che la portava a non mettersi mai in mostra in prima persona ma a supportare concretamente chiunque ne avesse di bisogno.
E così a due mesi dalla sua dipartita, avvenuta l’undici ottobre scorso dopo la lotta contro una malattia che l’ha strappata a parenti e amici all’età di cinquantanove anni, gli amici e l’Amministrazione tutta di Gravina hanno voluto ricordare in maniera tangibile la loro concittadina Agata Lorenza Marletta ma per tutti Agata o, meglio ancora, Agatha come ella amava farsi conoscere sia in ossequio alla sua cultura principalmente classica e letteraria che amava approfondire con dedizione e cura attraverso studi, ricerche e approfondimenti personali sia per via della devozione alla santa protettrice catanese la cui umiltà non disgiunta dalla fede ella era solita avere come fida compagna di vita.
Per l’occasione, domenica 10 dicembre alle ore 10:00 presso il parco comunale “Paolo Borsellino” di Gravina è stata messa a dimora una “pomelia frangipane” in prossimità dell’aiuola dell’anfiteatro “Turi Ferro” presso la quale Agata era solita sostare e intrattenersi con amici e conoscenti, lei che da oltre vent’anni si era ormai trasferita a Gravina integrandosi perfettamente nel territorio col frequentare la parrocchia e valorizzando gli eventi proposti sia dalla parrocchia stessa che dalle associazioni culturali da lei conosciute e frequentate. Non è stata certo casuale la scelta proprio della pomelia (plumeria) in quanto pianta simbolo di amicizia e pace oltre che di quella delicatezza che era una caratteristica di Agata Marletta.
Agata è stata pure cofondatrice del “Gravina social village”, un gruppo online da lei moderato e ideato per dar modo e possibilità ai cittadini di interagire tra loro in maniera critica, utile e spesso risolutiva in merito a questioni riguardanti le problematiche dei paesi.
Ma è stata altresì impegnata, anche stavolta gratuitamente, come insegnante di canto per i bimbi.
Per ricordare questa persona che ha rappresentato davvero un modello da seguire è stata apposta una targa a lei dedicata e realizzata in pietra lavica ceramizzata dall’artista e amica gravinese Grazia Terranova, che ha pure letto una toccante lettera dedicata ad Agata, oltre alla esecuzione di alcuni brani quali “Arcobaleno” e “Nuvole bianche” scelti per la significatività del loro testo e che sono stati eseguiti, in occasione del momento musicale previsto, dalla chitarrista prof.ssa Francesca Pappalardo autrice dei due brani da lei stessa realizzati.
Oltre al sindaco Massimiliano Giammusso erano presenti il vicesindaco Claudio Nicolosi, i responsabili dell’ufficio di Gabinetto del sindaco, Marco Rapisarda ed Agata Viola, l”esperto del sindaco Salvatore Giuffrida, il Comandante della Polizia locale, Michele Nicosia, ed il sacerdote della chiesa madre “S. Antonio di Padova”, padre Filippo Maria Rapisarda che ha impartito la benedizione.
Il sindaco di Gravina Massimiliano Giammusso, a nome di tutta l’Amministrazione, ha espresso “massima approvazione per una iniziativa che ha come destinataria una nostra ormai concittadina che si è sempre distinta per doti intellettive e culturali oltre che per grande umanità e spirito di servizio. La simbolica piantumazione di un albero e l’annessa deposizione della targa a lei dedicata faranno di certo sì che il ricordo di Agata non solo non scompaia ma venga anzi vissuto e perpetuato sempre”.
Il vicesindaco con delega alla Cultura Claudio Nicolosi ha evidenziato invece “lo stretto rapporto che lega la persona di Agata all’iniziativa “Book crossing” in atto presso la biblioteca comunale di Gravina” oltre alla “esemplarità morale e di comportamento di cui Agata è stato fulgido esempio”.
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