L’arrivo della bella stagione schiude i fiori, il cielo e, come da tradizione, i luoghi della cultura italiana, grazie alle “Giornate FAI di Primavera” promosse dal Fondo per l’Ambiente Italiano. L’edizione 2025 – dedicata ai 50 anni del FAI – si svolgerà oggi e domani in 400 località della penisola.
A Catania sono dodici i siti d’interesse storico e artistico, solitamente non fruibili al pubblico, che per la “due giorni” nazionale saranno visitabili dai cittadini. A questi si aggiungono altri undici luoghi aperti nelle città di Acireale, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Mirabella Imbaccari, Piedimonte Etneo, Riposto e San Gregorio di Catania.
Un programma straordinario organizzato dalle volontarie e dai volontari della Delegazione FAI di Catania – guidata da Marilisa Spironello – che comprende il Gruppo FAI Giovani, guidato da Enrica Oliveri, il Gruppo FAI Ponte Tra Culture, guidato da Gabriella Catalano, e i Gruppi FAI di Acireale, Etna Nord, Giarre-Riposto, guidati rispettivamente da Carlo Zimbone, Rosaria Milone e Giada Patanè.
In ciascuno dei siti in programma sarà possibile avvalersi della visita guidata curata dagli 850 Apprendisti Ciceroni delle trenta scuole partecipanti, nonché sostenere con una donazione la missione e le attività del FAI.
I siti aperti a Catania
Per la prima volta in assoluto il pubblico delle Giornate FAI potrà visitare gli appartamenti del Vescovo all’interno dell’Arcidiocesi, il piano nobile del Palazzo Mannino Acampora, l’Atelier dell’artista Giovanna Brogna Sonnino, la Filiale di Catania della Banca d’Italia e la Villa Bonajuto oggi Filiale Fineco. Porte aperte anche per Palazzo degli Elefanti (il municipio di Catania), la Casa del Vaccarini, la Chiesa di San Francesco Borgia, il Museo dei Saperi e delle Mirabilia, l’Archivio Storico e l’Aula Magna dell’Università di Catania. Visite all’aperto alle Terme della Rotonda e al Porticciolo di Ognina.
I siti aperti negli altri comuni
Acireale mette in mostra il Palazzo Pennisi-Tusa, la collezione di Vespe storiche e Modellismo presso Palazzo Carbonaro, il Seminario Vescovile e – all’interno della Cattedrale – gli Affreschi dello Sciuti e il Ritratto di Santa Venera.
A Caltagirone invece saranno fruibili Palazzo dell’Aquila (sede del Municipio) e Palazzo Libertini di San Marco. Mentre nella vicina Mirabella Imbaccari ci sarà l’apertura inedita di Palazzo Biscari.
Prima volta delle Giornate FAI anche nella Villa Gravina di San Gregorio di Catania, nel Palazzo Calì di Riposto e nel Palazzo Morabito-Scuderi di Piedimonte Etneo. A Castiglione di Sicilia, infine, sarà accessibile al pubblico la Cuba Bizantina di Santa Domenica.
Il programma informativo dei singoli siti è disponibile on line su giornatefai.it, ed è il migliore strumento per godersi al meglio le Giornate FAI, per rendere le proprie visite piacevoli e comode.
Per essere certi che il sito sia accessibile – Prima di ogni visita è fondamentale conoscere l’accessibilità. L’ingresso in alcuni luoghi è riservato esclusivamente alle iscritte e agli iscritti FAI e a chi sceglie di tesserarsi in loco, in altri è obbligatoria la prenotazione e diversi siti non garantiscono assenza di barriere architettoniche.
Per arrivare in tempo per le visite – Prestare attenzione agli orari di visita facilita l’ingresso ai siti. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’ora di chiusura del sito è differente rispetto all’ora dell’ultimo ingresso consentito, per cui è conveniente arrivare per tempo. Nel programma on line gli orari sono sempre aggiornati.
Per evitare lunghe code d’attesa – Durante gli orari di punta è frequente incontrare lunghe code per accedere: ciò è dovuto al fatto che in diversi siti – soprattutto i palazzi privati – è consentito solo l’ingresso a scaglioni, per la sicurezza di tutti. Le volontarie e i volontari FAI s’impegnano al massimo per garantire turni veloci ed evitare le code. Nei casi di grande affluenza è necessaria pazienza. Inoltre, le persone iscritte al FAI saltano la coda.
Per essere aggiornati in tempo su eventuali variazioni – Nel programma on line è possibile verificare in tempo reale variazioni di programma, anche in caso di condizioni meteo avverse o imprevisti, nonché la possibile chiusura anticipata delle file a causa di un forte afflusso di pubblico.
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