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GAL Terre di Aci: con la fine del mandato da sindaco di Acireale, Stefano Alì conclude la presidenza del Cda

Bilancio estremamente lusinghiero: il ringraziamento di soci e staff

Stefano Alì si congeda dalla presidenza del Consiglio d’amministrazione del GAL Terre di Aci in vista della cessazione del mandato da sindaco di Acireale. Il primo cittadino della città dei 100 campanili, che sarà chiamata alle urne in occasione del 28 e 29 maggio, ha presieduto il suo ultimo CDA, svoltosi lo scorso 27 aprile, ricordando come negli anni sia stata costruita all’interno del GAL Terre di Aci una governance propositiva e collaborativa, basata sulla trasparenza delle decisioni e sulla fiducia reciproca. Ha ringraziato inoltre i colleghi sindaci e i consiglieri per il clima fattivo e sereno maturato in quattro anni di proficua attività dal GAL, auspicando che questo possa continuare ad operare con trasparenza ed entusiasmo per lo sviluppo locale coinvolgendo sempre di più gli stakeholder del territorio e la cittadinanza tutta.

“Se il GAL Terre di Aci ha portato risultati lusinghieri, premi e riconoscimenti notevoli, basati solo sull’effettivo merito dei progetti portati avanti, questo di deve, al di là della competenza di uno staff preparato e competente coordinato dalla direttrice Anna Privitera, alla correttezza del presidente Stefano Alì, che ha garantito un iter lineare e meritorio sotto gli occhi di tutti, amministrando con senso della trasparenza e del bene comune”, ha affermato il consigliere di amministrazione Renato Maugeri. Il quale ha inoltre sottolineato come, nonostante la natura ibrida pubblico-privata, il GAL abbia concluso anche con un utile di esercizio annuale del quale il territorio potrà giovarsi con la nuova stagione operativa del CDA.

Particolarmente sentito e articolato il ringraziamento della citata direttrice Privitera, “per la fiducia accordata a tutto il team in questi anni, che ha permesso di raggiungere risultati importanti, rendendo addirittura il piccolo Gal Terre di Aci tra i primi, tra tutti i 23 Gal siciliani, in termini di performance per capacità di efficiente progettazione ed effettiva spesa. Non solo in quella che è la mission principale del GAL, ossia l’ottimizzazione progettuale di quanto concerne il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) ma anche per quanto riguarda l’utilizzo pieno di altre possibilità di finanziamento, come il PNRR, Il programma Interreg VI-A Italia Malta, il programma di cooperazione transfrontaliera Italia Tunisia, la collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)  del Ministero”.

 Proficue e documentate collaborazioni  che, sotto la presidenza Alì, hanno peraltro visto il GAL Terre di Aci eccellere in coordinamento e progettazione rispetto a progetti importanti come IT-MARE-AKIS, per un polo avanzato di ecosistemi innovativi per la riqualificazione dell’ex stabilimento Acque Pozzillo, ma anche come il “Living Lab delle Aci”, complesso piano di sviluppo del territorio jonico-etneo di più comuni interessati, particolarmente innovativo sul piano delle opportunità potenziali per la cittadinanza, l’artigianato e la valorizzazione dei beni culturali, che avrà il suo centro nei rinnovati locali della scuola San Giovanni Nepomuceno. Ma anche distinguersi in favore del territorio con il progetto Smart city delle Aci, che è valso circa 13 milioni di finanziamenti ottenuti partecipando al Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA) ed il Patto territoriale di seconda generazione, ammesso a finanziamento collocandosi all’undicesimo posto su 52 a livello nazionale.

 “Tutte ragioni di grande sviluppo per i prossimi anni che sono state percorse ben oltre gli obiettivi che il GAL si era prefissato – precisa Privitera – grazie ad un lavoro in assoluta trasparenza e armonia per il quale non possiamo che ringraziare, soprattutto per aver reso la governance del GAL assolutamente equilibrata nei confronti degli altri partner pubblici e privati. Basti solo tenere presente – conclude Privitera – come il presidente Alì non si sia mai assentato in occasione di CDA, né mai bloccato dunque iter di lavoro. Con lui, abbiamo maturato una crescita umana e professionale importante che ci è valsa la continua fiducia di cittadini ed istituzioni che resterà patrimonio di tutti. Ci auguriamo di potere avere ancora con Stefano Alì, pur cessando la sua carica, altrettanto gradite occasioni di interazione futura”.


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