Da martedì 1 aprile riapre l’Ispettorato Micologico dell’Asp di Catania. Il servizio, coordinato dall’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN), è afferente al Dipartimento di Prevenzione e svolge un’azione fondamentale per la tutela della salute pubblica assicurando il riconoscimento e la validazione di funghi eduli freschi spontanei.
Dall’1 aprile sarà, inoltre, riattivato il servizio di reperibilità ospedaliera che consente un intervento immediato del micologo su segnalazione telefonica, da parte dei Pronto Soccorso ospedalieri, dei casi sospetti di avvelenamenti da funghi.
I micologi aziendali, garantiranno, anche in raccordo con i 58 Comuni della provincia, il regolare espletamento delle attività di vigilanza sia sulle vendite di funghi (in occasione di sagre e similari) sia presso i ristoranti.
Per agevolare il riconoscimento dei funghi responsabili di intossicazione è sempre consigliato di portare con sé i residui di funghi crudi e/o cotti.
A ulteriore tutela della salute dei consumatori, il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asp di Catania ha, inoltre, attivato, in raccordo con la rete ospedaliera, la ricerca e determinazione delle amanitine nei liquidi biologici dei soggetti ricoverati per sospetta intossicazione da funghi.
Nell’ultimo triennio (2022/2024), in provincia, si sono manifestati 19 casi di intossicazione da funghi che hanno reso necessario l’intervento dei micologi aziendali.
In 12 casi la specie fungina responsabile è stata identificata dai micologi quale Chlorophyllum Molybdites (cosiddetta “falsa mazza di tamburo”) e in sette casi da boleti a “pori rossi”.
La “falsa mazza di tamburo” è facilmente confondibile con la ricercata Macrolepiota procera (“mazza di tamburo”, volgarmente chiamata “cappiddinu”), che è invece una specie commestibile, largamente ricercata e consumata.
Circa alcune specie di boleti a pori rossi, quali Rubroboletus rhodoxanthus, Imperator luteocupreus e Imperator rhodopurpureus, sono da considerarsi tossiche, provocando Sindrome gastrointestinale.
In primavera peraltro cresce anche l’Amanita verna, specie velenosa mortale, che negli anni passati è già stata responsabile di 1 caso di intossicazione mortale.
L’Ispettorato resterà aperto presuntivamente fino al 30 giugno per riaprire successivamente, in base alla stagionalità, nel periodo autunnale.
La raccomandazione che si rivolge ai consumatori è pertanto di far controllare tutti i funghi raccolti presso gli Sportelli micologici aziendali all’uopo attivati (vedi tabella) e/o di acquistarli esclusivamente da venditori che espongano sui contenitori dei funghi il “tagliando Asp” di avvenuta certificazione, riportante la denominazione delle specie fungine, data e orario di validità.
Gli Sportelli micologici aziendali, che effettueranno gli orari di apertura riportati in tabella, offriranno i seguenti servizi:
– esame di commestibilità dei funghi freschi spontanei raccolti da privati ad uso proprio (a titolo gratuito);
– rilascio certificazione commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati alla vendita al dettaglio, ivi compresi quelli destinati alla ristorazione pubblica e ai ristoranti (previo pagamento di 1,00 euro per chilogrammo su c/c 49436850, o tramite IBAN IT 31N0760116900000049436850, intestati a Asp di Catania – Causale “diritti sanitari ispettorato micologico”).
I ristoranti che somministrano funghi freschi spontanei dovranno utilizzare esclusivamente funghi certificati dai micologi.
Al fine di favorire il rilascio di tale certificazione i venditori, in possesso di certificato di abilitazione alla vendita, potranno acquistare presso le sedi dell’Ispettorato micologico (previo pagamento del corrispettivo tramite c/c postale 49436850 o tramite IBAN IT 31N0760116900000049436850, intestati a Asp di Catania – Causale “diritti sanitari ispettorato micologico”) tagliandi del valore di 1,00 e 5,00 da utilizzare per il pagamento dei diritti sanitari con notevole risparmio di tempo e semplificazione della procedura.
Ai sensi della normativa nazionale vigente e della Legge regionale n. 3 dell’1 febbraio 2006 e Decreto Presidenziale 8 settembre 2016, possono vendere funghi spontanei esclusivamente i commercianti in possesso di certificato di idoneità alla vendita per le singole specie di funghi, riportate sul certificato (che il commerciante è tenuto ad esibire su richiesta dell’acquirente), e tutti i funghi in vendita devono essere preventivamente certificati dai micologi aziendali.
Si raccomanda pertanto a tutti i consumatori di richiedere al venditore di esibire il certificato di abilitazione alla vendita e soprattutto di acquistare esclusivamente funghi in possesso della certificazione dell’Azienda sanitaria provinciale. Tale certificazione infatti garantisce la commestibilità dei funghi e riporta altresì la data entro la quale gli stessi vanno tassativamente consumati.
Ai sensi della normativa, possono vendere funghi spontanei esclusivamente i commercianti in possesso di certificato di idoneità alla vendita per le singole specie di funghi, riportate sul certificato (che il commerciante è tenuto ad esibire su richiesta dell’acquirente), e tutti i funghi in vendita devono essere preventivamente certificati dai micologi aziendali.
Si ribadisce, pertanto, la raccomandazione ai consumatori di far controllare tutti i funghi raccolti presso gli Sportelli micologici aziendali all’uopo attivati e/o di acquistarli esclusivamente da venditori che espongano sui contenitori dei funghi il “tagliando Asp” di avvenuta certificazione, riportante la denominazione delle specie fungine, data e orario di validità.
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