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Free green Sicilia denuncia: “Strage di gatti in strada”

Catania dal 2009 si è dotata (ma sembra rimasta lettera morta) di uno specifico “Regolamento Comunale Per La Tutela Degli Animali”

A Catania giornalmente sono investiti e uccisi e spesso lasciati in agonia sulla strada senza alcuna richiesta di soccorso (oltre all’altro grave reato che è l’avvelenamento punito dal Codice Penale) gatti, e altri animali liberi, che vivono liberamente da soli o in colonie in ogni quartiere della città ma spesso dimenticati del tutto da chi si dovrebbe occupare di loro come prevede la legge regionale e nazionale con il riconoscimento quale “colonia felina” e di quei cittadini che se ne vogliono prendere volontariamente cura “gattare/ri”, della sterilizzazione delle femmine, della cura sanitaria permanente e del loro soccorso da parte sempre dei servizi veterinari dell’Asp e dei servizi previsti dal Comune di Catania.

“Eppure – si legge in una nota di Free green Sicilia – Catania dal 2009 si è dotata (ma sembra rimasta lettera morta) di uno specifico “Regolamento Comunale Per La Tutela Degli Animali” che tra i Principi così recita art. 1: “Il Comune di Catania, nell’ambito dei principi e indirizzi fissati dalle leggi, promuove il rispetto, la cura e il diritto alla presenza nel proprio territorio degli animali…; inoltre art. 2: “Il Comune di Catania in accordo con la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali, proclamata il 15 ottobre 1978 presso la sede dell’Unesco a Parigi, e con la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 1987, riconosce alle specie animali non umane il diritto a un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche”.

Lo stesso regolamento prevede di contrassegnare con un’insegna specifica con la scritta “attenzione colonie feline e gatti in transito” posta le strade in cui sono state riconosciute le “Colonie feline”, ma solo sono una piccolissima parte rispetto alla vera identità delle colonie di gatti in tutto il territorio catanese che così rischiano di restare alla mercè di chi vuole loro del male, e nello stesso tempo la stessa insegna dovrebbe essere utilizzata per imporre il limite di velocità che non dovrebbe superare i 30 km orari. In tal modo sicuramente si eviterebbero incidenti tra auto e gatti o cani ma anche con pedoni come molto spesso si verifica.

Inoltre lo stesso cartello deve riportare un numero verde di soccorso per contattare in tempo reale “h 24” i servizi veterinari dell’Asp e gli uffici della Polizia locale del Comune che si occupano o si dovrebbero occupare del soccorso degli animali incidentati o in cattivo stato di salute i quali devono essere soccorsi, curati e quando in buono stato di salute essere riportati nel luogo dove sono stati soccorsi ovviamente se le condizioni del luogo restano compatibili con la loro libera sopravvivenza!”


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