Da Catania a New York con volo diretto. Non più un sogno ma una realtà tra pochi mesi. È solo l’ultima novità, tra le tante e solo in ordine di tempo, per lo scalo aereo di Catania. Rilancio del piano industriale, lavori per il terminal autobus, ampliamento della pista grazie ai fondi PNRR. Ma soprattutto sì alla privatizzazione dello scalo etneo e di quello di Comiso.
Sono molti i dossier sul tavolo per la SAC, la società di gestione dell’aeroporto di Catania. L’assemblea dei soci ha approvato infatti giorni fa le procedure e i documenti per l’apertura ai capitali privati, un segnale letto da molti come passaggio storico e nuova fase di rilancio per il traffico aereo della Sicilia orientale.
Come confermato anche ai nostri microfoni dall’amministratore delegato di Sac Nico Torrisi. “Siamo fiduciosi che arriveranno diverse manifestazione di interesse, sia di società europee sia extra-UE”
Secondo fonti stampa anche Mundys, precedentemente conosciuta come Atlantia, società italiana attiva nel settore delle infrastrutture, già proprietaria degli Aeroporti di Roma e degli Aeroporti della Costa Azzurra, starebbe valutando l’opzione Fontanarossa. Anche se è ancora presto: il bando per procedere con la raccolta delle manifestazioni dovrebbe uscire a fine maggio. Catania vorrebbero ricevere le offerte vincolanti entro l’inizio dell’autunno e si aspettano proposte che oscillano nella forchetta tra gli 800 milioni e il miliardo di euro.
L’apertura ai privati non è la sola questione in ballo in questo inizio di primavera. L’aeroporto di Catania nel 2024 ha infatti raggiunto un nuovo traguardo, superando la soglia dei 12 milioni di passeggeri. Un trend che sembra in costante crescita visto che il dato a/a parla di un +14,9%. Anche per questo motivo dallo scorso 31 marzo e fino alla fine di ottobre sarà chiuso lo scalo nello ore notturne, per consentire l’interramento della linea ferroviaria, propedeutici alla realizzazione della nuova pista grazie ai fondi del PNRR.
Chiusura per il terminal autobus. È stato approvato dalla Giunta comunale di Catania il progetto esecutivo, da quasi 7 milioni di euro, un’infrastruttura d’interscambio modale con Metro e Ferrovia. Un’opera di straordinaria importanza”, ha detto il sindaco Trantino.
Conferma anche Torrisi: “Catania continua a crescere e ha bisogno di collegamenti, strutture, connessioni. Dall’autostrada Ragusa-Catania fino all’hub metropolitana, ferrovia, parcheggi. È essenziale per tutti”.
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